Sergio Marchionne non è più l’amministratore delegato di Fiat Fca, azienda che ha contribuito a risollevare dalla crisi di inizio secolo, portandola nuovamente ai vertici mondiali della produzione di auto. L’avvicendamento di Marchionne era previsto per fine anno, ma la sua prolungata assenza per motivi di salute, sembra in seguito a un’operazione chirurgica a una spalla, ha spinto oggi Fca, Ferrari e Cnh industrial a un Cda improvviso nel quale è stato scelto il successore del manager italo-canadese che era a capo della storica azienda degli Agnelli dal 2004.
La scelta è ricaduta sul britannico Mike Manley, responsabile del marchio Jeep. Classe 1964, ingegnere, Manley ha lavorato per la DaimlerChrysler come direttore delle sviluppo della rete per la Gran Bretagna per poi diventare vice presidente esecutivo per le vendite internazionali e le operazioni di pianificazione del prodotto a livello globale. In particolare si è occupato di pianificazione e vendite fuori dal Nord America.
Nel 2009 l’approdo al marchio Jeep di cui è presidente e amministratore delegato. Il nome del 54enne manager britannico era già circolato in passato come possibile delfino di Marchionne. Impossibile dire al momento quali sviluppi potranno esserci per lo stabilimento industriale Fiat Fca di Termoli, che per altro attende di sapere nel dettaglio quali modifiche verranno apportate sulle linee dopo l’approvazione del nuovo piano industriale avvenuto il 1 giugno scorso.
“Si sta anticipando di qualche mese quello che era già noto da tempo e che entro fine anno l’amministratore delegato avrebbe lasciato l’incarico dopo 14 anni al timone dell’azienda. Un’azienda che nel 2004 era in serie difficoltà e che oggi è tra i leader della produzione automotive” ha dichiarato la segreteria territoriale Uilm Uil riguardo all’addio di Sergio Marchionne.
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