Cultura & Spettacolo

5 concerti dal vivo, riparte con le associazioni TermoliMusica

A fine novembre era stata annunciata la fine della rassegna musicale per la città adriatica. Ma ora, due mesi dopo, arriva una novità importante che fa ben sperare gli appassionati: la rassegna TermoliMusica curata da Onde Serene tornerà anche per il 2018 con cinque concerti di musicisti sul palco del cinema Sant’Antonio grazie al pubblico.

Nell’ultimo concerto invernale del 2017 il maestro Pino Nese, responsabile della manifestazione, aveva dovuto annunciare a malincuore e con profonda amarezza l’impossibilità di continuare a mandare avanti gli appuntamenti per la mancanza dei fondi pubblici destinati agli eventi culturali. Così la città, già fortemente depotenzializzata dal punto di vista culturale con la mancanza di cinema e teatri, aveva perso anche le esibizioni musicali e i concerti.


Proprio gli appassionati e le associazioni, all’annuncio della fine, si sono mobilitati e hanno messo insieme le loro forze: si sono uniti, alcuni privati hanno stanziato dei fondi, hanno venduto gli abbonamenti e hanno ricostruito un cartellone di concerti che prenderanno il via il prossimo 4 febbraio con il duo Giuseppe Nese e Gabriella Orlando.

Il nuovo annuncio è stato dato in conferenza stampa sabato 27 gennaio alla Casa del Libro, una delle associazioni coinvolte. A parlare, anche particolarmente emozionato, il maestro Pino Nese: «Questa è la più bella conferenza della mia vita – ha raccontato commosso – perchè la musica torna a Termoli. Non è facile mettere su un cartellone del genere, abbiamo perso i fondi comunali e abbiamo solo il patrocinio della Regione Molise, ma se nei 14 anni precedenti ci siamo riusciti è perchè c’era un pubblico di persone che voleva la musica di questo tipo. E proprio loro sono stati i primi a voler ripartire, per questo ringrazio La casa del libro, l’Università della Terza Età di Termoli, la Fidapa, il Distretto Turistico Molise Orientale per l’aiuto».

Presenti per le associazioni Daniela Battista, Maria Luciani, Maria Concetta Spadaro e Antonio Franzese. Anche loro hanno sottolineato l’importanza della creazione di una rete e di una collaborazione tra privati e associazioni «per far respirare alla città l’aria della cultura».

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