Termoli

Stellantis, la minoranza di Termoli suona la sveglia: “Serve mobilitazione dei cittadini per difendere lo stabilimento”

I consiglieri di minoranza del Comune di Termoli esprimono forti preoccupazioni per il futuro dello stabilimento Stellantis, a rischio chiusura. Chiedono la mobilitazione della popolazione in difesa dell'occupazione e della Gigafactory, in vista del presidio sindacale del 12 settembre e del cruciale incontro del 17 settembre tra sindacati e azienda.

Durante una conferenza stampa tenutasi in Municipio, i consiglieri comunali di minoranza di Termoli — Manuela Vigilante (PD), Marcella Stumpo (Termoli Bene Comune), Oscar Scurti (PD) , Joe Mileti (Termoli Insieme) e Mario Orlando (Voglia di Termoli) — hanno lanciato un forte appello per la mobilitazione della cittadinanza per difendere lo stabilimento Stellantis, che rischia una drastica riduzione o addirittura la chiusura. Il presidio sindacale del 12 settembre, che si terrà in Piazza Monumento, sarà un’occasione cruciale per sensibilizzare la popolazione e far sentire la propria voce prima dell’importante incontro del 17 settembre tra sindacati e azienda.

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Manuela Vigilante, consigliera del PD, ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando l’importanza di coinvolgere il Consiglio Comunale – come è stato fatto con l’approvazione della mozione di minoranza – nel processo di transizione verso la produzione elettrica. “Nonostante queste decisioni non siano di diretta competenza comunale, è nostro dovere istituzionale prendere posizione per proteggere il tessuto economico locale,” ha dichiarato Vigilante, richiamando l’attenzione sull’impatto che questa crisi potrebbe avere sull’intera città.

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Marcella Stumpo (Termoli Bene Comune) ha ribadito le preoccupazioni per il futuro dei posti di lavoro “a fronte di una azione che al sindaco e alla maggioranza sembra ovvia, ma non lo è” e ha evidenziato il ruolo chiave dell’amministrazione comunale nel monitorare sia gli aspetti occupazionali che quelli ambientali. “La Gigafactory rappresenta una speranza, ma ci sono molte incertezze riguardo ai posti di lavoro. La delocalizzazione e i contratti di solidarietà stanno già penalizzando i lavoratori, e temiamo per un futuro incerto. Le istituzioni, sia regionali che nazionali, devono agire con forza,” ha dichiarato Stumpo, aggiungendo che “la dismissione dello stabilimento, specialmente dopo la chiusura del reparto cambi e con le linee degli 8 e 16 valvole ferme da luglio”, è uno scenario preoccupante e purtroppo fondato. “Abbiamo 800 persone in cassa integrazione e il rischio di contratti di solidarietà che potrebbero ridurre ulteriormente i livelli occupazionali. Qua si rischia una macelleria sociale”.

Oscar Scurti (Pd) ha evidenziato le prospettive drammatiche per l’occupazione a Termoli. “Temiamo per un fortissimo calo dei livelli occupazionali, e sappiamo cosa significherebbe per Termoli, dove gran parte del tessuto economico è legato a Stellantis. Dei 2000 lavoratori attuali, già un ridimensionamento rispetto ai 3500 della fase iniziale, potrebbero rimanerne meno di 1000, un danno incalcolabile per la città,” ha detto Scurti. “Siamo al fianco dei lavoratori e dei sindacati, e chiediamo che la filiera istituzionale faccia altrettanto.”

Joe Mileti (Termoli Insieme) ha infine lanciato un appello ai cittadini, invitandoli a partecipare attivamente alle iniziative in difesa dello stabilimento. “Cominciamo a farci sentire, diventiamo protagonisti della nostra vita” ha affermato Mileti, sottolineando l’importanza di una mobilitazione ampia e partecipata. “Il presidio del 12 settembre è un’opportunità per dimostrare quanto questa fabbrica sia strategica per Termoli e per l’intero Molise”.

La crisi dell’industria automobilistica europea, la crescente concorrenza dei prodotti cinesi nel settore elettrico e il forte calo delle vendite di batterie elettriche stanno peggiorando ulteriormente le prospettive per lo stabilimento di Termoli, aggravando il rischio di chiusura. I consiglieri di minoranza chiedono un’azione decisa da parte delle istituzioni e il supporto attivo della popolazione capace di trascinare la politica in una posizione di maggiore incisività perchè pressata da un’opinione pubblica che fatica a costruirsi. “Stiamo insieme, mobilitiamoci e facciamoci sentire, o Termoli pagherà un prezzo troppo alto, insostenibile”.

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