Si intravedono i primi segnali concreti della tanto attesa riqualificazione di Parco Scarafone, grazie al progetto Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), finanziato con un investimento di 3,9 milioni di euro. L’obiettivo: trasformare un’area oggi in balia del degrado in un nuovo polmone verde per la città, creando un collegamento vitale tra il Terminal bus e il polo scolastico-universitario.
Oggi Parco Scarafone, rappresenta un’area critica, caratterizzata da degrado e abbandono. Negli ultimi tempi, il parco è stato teatro di episodi spiacevoli: frequentato da senzatetto e consumatori di sostanze stupefacenti, l’area è stata addirittura invasa da cinghiali, recentemente abbattuti per garantire la sicurezza dei residenti.
Tuttavia, con il prossimo avvio dei lavori, la situazione è destinata a cambiare radicalmente. L’amministrazione comunale, sotto la guida della sindaca Maria Luisa Forte, ha puntato su questo progetto per dare una nuova vita all’area, rendendola finalmente fruibile e sicura per tutta la cittadinanza.
Il progetto prevede interventi strutturali di grande portata che trasformeranno completamente la zona. Sarà realizzato un parco urbano che non solo collegherà il Terminal bus all’Università, ma sarà anche dotato di percorsi attrezzati e aree ricreative. La sindaca Forte ha descritto l’opera come una “passeggiata dinamica”, pensata sia per chi vuole fare sport, sia per chi desidera rilassarsi nella tranquillità del verde.
Quindi in programma ci sono percorsi pedonali con camminamenti moderni e funzionali; il completo risanamento ambientale con la creazione e la salvaguardia di un ecosistema sostenibile e sicuro. Sarà costruito un parco con aree giochi per bambini, percorsi fitness, aree per lo sport e lo svago., 267009
Il progetto si impegna anche a rispettare i principi della sostenibilità ambientale, prevedendo impianti di illuminazione alimentati da energia solare e opere di ingegneria naturalistica per tutelare il contesto paesaggistico. Non sarà solo una via di collegamento funzionale tra il Terminal bus e l’Università, ma una vera e propria esperienza immersiva nella natura, concepita per promuovere il benessere fisico e mentale di chi vorrà usufruirne.
“La nostra ambizione – ha spiegato la sindaca Forte – è creare uno spazio multifunzionale, dove si possano alternare attività sportive, momenti di relax e incontri tra la comunità. Parco Scarafone non sarà solo un luogo di passaggio, ma un’area da vivere e condividere”.
Con l’avvio dei lavori, che dovrebbero iniziare non appena ultimati gli adempimenti burocratici, Campobasso si appresta a intraprendere un percorso di rigenerazione urbana che potrebbe rappresentare un modello per altre aree degradate della città. Il recupero di Parco Scarafone è infatti solo una delle iniziative promosse dall’amministrazione per migliorare la qualità della vita urbana e rilanciare le periferie.
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