C’è una pratica sportiva molto in voga tra i giovanissimi ed estremamente pericolosa se svolta senza regole di sicurezza: si chiama parkour e basta fare un giro in rete per scovare decine e decine di filmati con adolescenti protagonisti di salti sui tetti, volteggi sulle scale, arrampicate sui muri e acrobazie su superfici sopraelevate. Quasi sempre in ambienti urbani, in spazi cittadini.
E potrebbe essere proprio ciò che ha fatto l’autore delle due scritte (di cui una offensiva contro le forze dell’ordine) comparse in questi giorni sulle facciate dell’ex hotel Roxy che versa in condizioni di degrado e abbandono più volte denunciato.
Le finestre sul lato che affaccia in piazza Falcone e Borsellino (la parte più visibile dell’intero immobile) sono state imbrattate molto recentemente. Ma il punto non è questo, del resto l’intero albergo è pieno zeppo di scritte fatte con la bomboletta spray. La domanda è: come ci è arrivato così in alto? Le scritte sembrano fatte dall’esterno. L’autore potrebbe essersi calato con delle corde? Si è aggrappato al bordo della finestra? Possibile che nessuno abbia notato nulla?
Le ipotesi che si possono fare sono tante anche sull’accesso all’interno della staccionata verde che ha una bella apertura proprio sulla piazza. Da lì (e non solo) non è difficile introdursi nella proprietà privata della Regione Molise dove in questi anni diverse persone senza fissa dimora avrebbero trovato riparo e dove vive stabilmente una colonia felina.
Oggi in Consiglio comunale la sindaca Marialuisa Forte ha presentato le sue linee programmatiche. Al capitolo su Ex Roxy ed ex Romagnoli l’intento dell’Amministrazione comunale è quello di un “confronto con la Regione Molise al fine di pervenire finalmente al recupero ed alla rigenerazione urbana dell’ex hotel Roxy e dell’area dell’ex Stadio Romagnoli da destinare all’ubicazione di uffici regionali e/o studentato universitario e destinazione a verde”. (AD)
Più informazioni
commenta