Verso il futuro

Musei del futuro: un nuovo approccio per la sostenibilità e l’inclusione

Oggi alle ore 17 al Museo nazionale del Paleolitico di Isernia la presentazione del volume “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa” di Maurizio Vanni, vademecum per invitare i musei ad aprirsi alla società contemporanea ed autosostenersi

L’era contemporanea richiede un ripensamento radicale del ruolo che i musei ricoprono nella società. Oggi più che mai, le istituzioni culturali devono adottare strategie che vanno oltre la semplice conservazione del patrimonio. Con il recente libro “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa” (Pacini Editore), curato da Maurizio Vanni, emerge la necessità di gestire i musei come vere e proprie aziende, in grado di affrontare le sfide di un mondo in continuo cambiamento, mantenendo al contempo salde le proprie mission. E, il Parco Archeologico di Sepino-Direzione Regionale Musei Nazionali Molise e Pacini Editore, annunciano che oggi – 20 settembre alle ore 17 -, al Museo nazionale del Paleolitico di Isernia, ci sarà la presentazione del volume quale vademecum per invitare i musei ad aprirsi alla società contemporanea ed autosostenersi.

La gestione economica dei musei non è più un’opzione, ma una necessità. Come dimostra il libro, i musei devono elaborare piani economici chiari e business plan strategici per attrarre finanziamenti e costruire una sostenibilità a lungo termine. Ciò implica non solo l’interazione con le pubbliche amministrazioni, ma anche la creazione di legami proficui con il settore privato e la valorizzazione di offerte culturali personalizzate che possano attirare diversi segmenti di pubblico.

La profilazione e la fidelizzazione del pubblico diventano quindi centrali nella strategia museale. Non basta attirare visitatori; è fondamentale conoscerli e coinvolgerli attivamente. Tecniche di marketing moderne e strategie di comunicazione efficaci possono essere utilizzate per costruire relazioni durature con le comunità locali. Questo non implica solo l’attenzione verso il pubblico tradizionale, ma anche la creazione di percorsi inclusivi che abbattono le barriere architettoniche e sociali.

Un altro aspetto cruciale trattato nel volume è l’impatto ambientale dei musei. L’approccio della “Biomuseologia” promuove l’efficientamento energetico e il riciclo, dimostrando che è possibile ridurre l’impronta ecologica dei musei attraverso semplici ma efficaci strategie. Ad esempio, l’uso di vernici ecologiche, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’adozione di pratiche no waste possono ridurre l’impatto ambientale fino al 70%.

Maurizio Vanni sottolinea che i musei devono diventare spazi di inclusione sociale, promuovendo non solo la cultura, ma anche una crescita umana. Offrendo servizi come ristoranti, caffetterie, bookshop e spazi laboratoriali, i musei possono trasformarsi in destinazioni di incontro quotidiano, avvicinando le persone all’arte e alla cultura.

Affinché i musei possano affrontare queste sfide, è necessario un investimento in nuove risorse umane e competenze. La figura del professionista museale si evolve, richiedendo specialisti in economia, marketing, antropologia e sociologia. Questa trasformazione non solo rende i musei più sostenibili, ma li prepara anche a diventare hub culturali di riferimento per i territori, attirando visitatori e stimolando l’economia locale.

La crescente assimilazione della gestione museale a quella aziendale è una scommessa necessaria per garantire la sopravvivenza e la rilevanza delle istituzioni culturali nel XXI secolo. Solo aprendo le porte alla società contemporanea e investendo in strategie innovative, i musei potranno continuare a svolgere il loro ruolo fondamentale nella promozione della cultura e della comunità, diventando spazi di inclusione, sostenibilità e crescita collettiva. Sostanzialmente, la sfida è: i musei sono pronti a rispondere?

 

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