La curiosità

Molise, terra di castelli e famiglie di sangue blu: nasce a Lucito la prima Enciclopedia dedicata alla ‘nuova’ nobiltà italiana

Ha sede nel Museo della civiltà contadina di Lucito l'associazione che tra qualche settimana presenterà la serie corrente e aggiornata della nuova Enciclopedia Nobiliare Italiana "che si propone di restituire giustizia a tutte quelle famiglie che furono volontariamente dimenticate e oppresse, a tutti coloro che grazie alle ricerche storico genealogiche hanno riportato in auge la verità sulla notabilità e nobiltà della propria famiglia". Presidente è il conte Enzo Modulo Morosini che si è imbarcato in questa avventura dopo l'incontro con l'imprenditore Christian Agricola, un principe del sacro romano impero germanico che vive a Guardialfiera.

Il Molise è pieno di famiglie nobili, un migliaio all’incirca, sebbene quelle riconosciute ufficialmente siano appena un centinaio. La nostra è una terra che conta più di 200 castelli: in molti casi si tratta solamente di rovine, in altri di manieri ben conservati. Ma il Molise è anche la regione in cui vive uno degli autori della nuova e aggiornata Enciclopedia nobiliare italiana (Eni). Si tratta di un’opera composta da 10 volumi che sarà presentata tra qualche settimana durante una cena di gala a Giugliano, in Campania, e che vuole raccontare la storia delle famiglie titolate italiane, greco-albanesi e bizantine.

Opere simili non sono un inedito: libri e annuari sulla nobiltà italiana ne esistono diversi. Ma in questa enciclopedia ci saranno anche stemmi e genealogia delle tante famiglie riconosciute in tempi più recenti grazie a lodi arbitrari o sentenze di tribunali: il vecchio Regno d’Italia infatti considerava nobili circa 8000 famiglie, in realtà sarebbero più di 12 mila.

principe christian agricola

Il progetto è ambizioso e affonda le sue radici all’interno del Museo della civiltà di Lucito che è di proprietà dell’autore Christian Agricola. Accanto a lui sua moglie Emiliana Rainelli di Guardialfiera e tra i soci fondatori anche l’architetto Franco Valente, presidente dell’Istituto italiani Castelli del Molise. Alla guida di questa avventura editoriale (e dell’associazione che l’ha resa possibile) il presidente (e socio fondatore) conte Enzo Modulo Morosini (Venezia). Ci sono poi tra i soci il dottor Giuseppe Laganella (Puglia) che sarà direttore responsabile, il cavaliere Ciro La Rosa, già funzionario dell’Archivio storico di Napoli e il dottor Matteo Povolo (Toscana).

franco valente

Ogni due anni la serie corrente e aggiornata dell’Eni, curata da un comitato scientifico guidato dal professor Tommaso Romano (e che accetta al momento nuove candidature scrivendo a info@enciclopedianobiliareitaliana.org), si arricchirà di un volume in cui poter scoprire storia e genealogia dal 1700 a oggi. Tra gli autori, oltre ad Agricola, alcune tra le maggiori figure dell’araldica e della genealogia contemporanea ed esperti di storia contemporanea delle famiglie italiane.

Blasoni a colori e anche il decreto di concessione, cioè la spiegazione di come quella famiglia è diventata nobile, saranno inseriti nei testi che vuole essere una sintesi organica di valore sociologico dedicata alla nobiltà e alla notabilità contemporanea delle famiglie titolate sull’esempio dell’enciclopedia del marchese Vittorio Spreti edita nel 1936.

Christian agricola e enzo modulo morosini

Fatale è stato l’incontro tra il conte Enzo Modulo Morosini e Christian Agricola: il primo, personaggio illustre dell’aristocrazia italiana (dogi e regine compaiono tra i suoi avi) è curatore e redattore del Libro d’oro delle famiglie nobili e notabili. La casa reale Agricola compare in questa pubblicazione che il conte cura con passione da trent’anni. Agricola è un imprenditore, un principe, organizzatore di convegni araldici come quello che si è svolto a Guardialfiera un paio di anni fa.

Ed è stato proprio nel corso di questo evento che è cominciata la collaborazione tra i due: “Quando mi è stato proposto di partecipare – ha detto il conte a Primonumero – ho immediatamente accettato, il progetto dell’Enciclopedia mi ha entusiasmato e aperto il cuore. Si tratta di un lavoro imponente, dedicato a chi crede negli stemmi, è un ponte per le generazioni future e sono felice di far parte di questa iniziativa in cui il Molise è ben rappresentato”.

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