Non c’è ancora una soluzione definita per la popolazione scolastica dell’istituto comprensivo Francesco D’Ovidio di Campobasso. La ricerca di immobili alternativi alla scuola-ponte da realizzare a Selvapiana (ad oggi l’unico progetto formalmente in essere) ha fatto un buco nell’acqua: due erano troppo distanti dalla centralissima sede di piazza della Repubblica, uno troppo costoso. E così ora non si sa ancora dove bambini e ragazzi dovranno andare quando cominceranno i lavori alla D’Ovidio per la quale c’è un maxi finanziamento da 21 milioni di euro che riqualificherà il plesso (10 milioni ) e anche il quartiere (11 milioni). A ribadirlo è stata la sindaca Marialuisa Forte durante la discussione relativa alla gestione della D’Ovidio oltre che su edilizia scolastica e dimensionamento scolastico.
Di Biase ha chiesto a Palazzo San Giorgio più di 400 mila euro di affitto l’anno per tre anni “subordinato all’acquisto”.
Si è parlato di un trasferimento al Pilla di via Veneto per il tempo dei lavori di messa in sicurezza che dureranno anni, forse due.
Intanto fra tre giorni esatti ragazzi e bambini torneranno nella loro sede naturale di via Piazza della Repubblica.
Pino Ruta
Poche settimane fa – questo lo ha ricordato Francesco Pilone (FdI) è stata votata una variazione di bilancio per mettere al riparo i 3,5 milioni di euro da destinare a Selvapiana sul quale c’è già una progettazione esecutiva e dei moduli “che avete bloccato dopo aver acceso un mutuo. Oggi dovete dirci cosa volete fare”.
Il clima di incertezza ha moltiplicato gli intervento del centrodestra consapevole che questo argomento sta mettendo in bilico la tenuta della maggioranza Forte. Si sono associati alla domanda di Ruta anche diversi consiglieri del centrodestra (De Lucia, Esposito, Colagiovanni, De Benedittis, Tramontano. Quest’ultimo ha proposto di dirottare i fondi di Selvapiana sulla Enrico D’Ovidio di via Roma.
Per quanto riguarda la questione del dimensionamento scolastico la prima cittadino ha sposato una linea difensiva “perché la didattica ha priorità per noi forze progressiste sulla necessità di risparmiare”.
La soppressione delle autonomie scolastiche prevede, come è noto, che in Molise ne vengano cancellate (per decreto interministeriale) otto in tre anni. Sul caso Ripalimosani il Tar ha dato ragione al sindaco ripristinando di fatto l’autonomia dell’istituto comprensivo. Quindi in questo anno ben quattro autonomie verranno soppresse, “Ci sarà difesa da parte mia, della giunta e spero anche della minoranza: Campobasso ha già rinunciato all’autonomia dell’istituto superiore Pilla l’anno scorso e oggi è in bilico la Jovine che è un presidio nel quartiere San Giovanni e va salvaguardata”.
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