Si conclude un importante capitolo per l’Arma dei Carabinieri della provincia di Campobasso. Il colonnello Luigi Dellegrazie, comandante provinciale, lascia la città per un prestigioso incarico a Chieti, dove sarà chiamato a guidare le forze dell’ordine con la stessa dedizione e professionalità che ha caratterizzato i suoi anni a Campobasso. Al suo posto subentra il colonnello Luigi Di Santo, proveniente da Cosenza.
Dellegrazie, nel corso dei suoi tre anni alla guida del Comando provinciale, ha saputo conquistare il rispetto e l’ammirazione di colleghi, cittadini e istituzioni locali. Grazie al suo impegno, l’Arma ha raggiunto risultati notevoli nell’attività investigativa e operativa, con il compimento di numerose e importanti operazioni di polizia giudiziaria. Tuttavia, la sua eredità va oltre il solo ambito professionale: la sua disponibilità e cordialità hanno contribuito a costruire solide relazioni con i media locali, favorendo una collaborazione efficace e trasparente nel rispetto reciproco dei ruoli.
Il colonnello Dellegrazie ha iniziato questa mattina il saluto alle autorità molisane con un incontro con il presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti, presso Palazzo Vitale. Il governatore ha elogiato il lavoro del comandante, sottolineando l’importanza delle operazioni condotte dall’Arma sotto la sua guida, che hanno avuto ricadute positive per il territorio e i cittadini. “Ringrazio il colonnello Luigi Dellegrazie per l’attività svolta sul territorio nei suoi tre anni al vertice del Comando provinciale dei Carabinieri di Campobasso,” ha dichiarato Roberti. “La collaborazione e la stima reciproca hanno caratterizzato i nostri rapporti inter-istituzionali.”
A raccogliere l’eredità di Dellegrazie sarà il colonnello Luigi Di Santo, 49 anni, originario di Vasto. Laureato in Giurisprudenza e Scienze della Sicurezza interna ed esterna, Di Santo ha avuto un percorso di carriera variegato e ricco di esperienze operative. Dopo un breve periodo nei battaglioni mobili, ha assunto incarichi operativi territoriali che lo hanno visto impegnato in importanti indagini in tutto il Paese. In particolare, ha guidato anche il reparto Tecnologie informatiche del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RIS), un incarico che testimonia la sua competenza e capacità nell’ambito delle investigazioni ad alto contenuto tecnologico.
commenta