La storia oltre il volley

Una schiacciata per la democrazia ‘e riabbracciare mamma’: il sogno del venezualano Ivan Zanettin

Lo schiacciatore opposto della Spike Devils Campobasso, protagonista della cavalcata in A3, è arrivato in Italia dal Venezuela dieci anni fa. Da allora non vede la madre. La dittatura di Maduro è l'ostacolo più grande. E poi ci sono l'Università, che a causa di spostamenti e problemi burocratici, non può ancora frequentare, e il volley: "Ci siamo rinnovati ma saremo ancora un grande gruppo".

E’ arrivato in Italia dieci anni fa per sfondare nella pallavolo ma pure per venire fuori dal clima di instabilità e violenze sociali del suo Paese natale, il Venezuela. Da quel giorno non abbraccia la madre, questo per lui è il sogno più grande da realizzare. Poi c’è la pallavolo, che lo ha visto protagonista su diversi campi e città italiane, anche in serie A2. Oggi è uno dei bracci armati della Spike Devils Campobasso che ha condotto, a suon di schiacciate, in serie A3. Questo è Ivan Zanettini, 27 anni, opposto d’attacco della formazione sponsorizzata da EnergyTime e guidata in campo da Mariano Maniscalco.

La sua vena offensiva è stata il propellente della Spike nell’ascesa alla Lega Pallavolo Serie A. Abbiamo ancora negli occhi e nelle orecchie la sua prestazione in finale di coppa Italia di serie B e i cori che i tifosi del PalaUnimol hanno intonato al suo indirizzo. Sono passati diversi mesi da quella storica vittoria e anche dall’affermazione in campionato e ai playoff e Zanettin è tra quattro superstiti della cavalcata verso il ‘triplete’. Nel volley si cambiano giocatori spesso e volentieri, soprattutto quando c’è da rinforzare l’organico per affrontare un campionato più competitivo.

Lui invece c’è ancora, dopo aver coronato l’altro sogno nel cassetto: quello di tornare i serie A da vincitore. Ora vuole confermarsi al cospetto di avversari più rocciosi.
Come tutti gli altri acquisti rossoblù, dovrà prendere confidenza con il rinnovato organico, ma “nel volley – dice – è più semplice che in altri sport perché in fondo, tra i vari campionati siamo in numero minore e ci conosciamo un po’ tutti”.

La squadra campobassana è tornata ad allenarsi lunedì scorso nella palestra dell’Ipia che, purtroppo, non ha un’altezza tale da consentire l’omologazione per la serie A. Le gare interne si giocheranno al PalaVazzieri, impianto che ha già ospitato la società rossoblù nel recente passato.

Oltre al volley, Zanettin ha a cuore lo studio. Vuole iscriversi all’Università: finora, questioni burocratiche e i vari spostamenti tipici di un giovane pallavolista, non gli hanno dato una mano. Che sia questo l’anno buono?

Eccolo, in questa video intervista che ci ha rilasciato in centro città mentre pioveva. Indosso la vecchia tuta della ‘Spike’, non sapeva del nostro incontro. Il ragazzo è fiducioso e motivato. Se poi ritrovasse l’affetto fisico della mamma, Ivan sarebbe un vero inno alla felicità: “Mi manca il mio Paese, mi manca mamma. Ogni anno proviamo a portarla qui in Italia, ma succede sempre qualcosa di nuovo in Venezuela”. Novità che riflettono tristemente il regime perpetuo di Nicholas Maduro che era presidente quando lui andò via e lo è ancora, ma da dittatore. Repressioni anti democrazia e lotte sociali sono sempre all’ordine del giorno in Venezuela. In queste ore da più parti, nel mondo, si scende in piazza contro Maduro. “E’ un ‘macello’ – dice senza possibilità di essere frainteso, Ivan, che non può e neanche vuole tornare a casa, almeno fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. Intanto, compensa la mancanza di affetto della madre con quella della grande famiglia Spike Devils – Sì, cerco di prendere il meglio dai miei compagni” conclude prima di darci appuntamento al PalaVazzieri per la prima in casa del Girone Blu.

Sì, una schiacciata per la democrazia, Ivan. Dacci dentro.

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