Termoli

Pienone al Teatro Verde per la dissacrante ironia politicamente scorretta di Angelo Duro

Uno spettacolo in cui si sono alternate risate a squarciagola e gelidi silenzi dovuti all’eccessiva scorrettezza delle battute che hanno colpito 'forte' senza risparmiare colpi. Notevole la cornice di pubblico

La libertà di far ridere senza nessun filtro, Angelo Duro – nella serata dell’11 agosto ospite al Teatro Verde di Termoli – come nel suo stile non ha avuto paura di spingersi oltre, sfidando ogni convenzione sociale e politica. Niente di simile in nessuno altro spettacolo di cabaret.

Politicamente scorretto, pungente, irriverente, quasi offensivo. Tratta tutti i temi di estrema attualità, omofobia, cambiamento climatico, malattia, fame nel mondo, eutanasia, discriminazioni. A tutto spiano, insomma: il solito Angelo Duro, sconcertante, sconvolgente, che sembra dire che nulla è sacro e tutto è messo in discussione.

Lo spettacolo, che ha registrato una ottima presenza di pubblico (anche alcune famiglie con figli al seguito, evidentemente non adeguatamente infomate sul tipo di perfomance che sarebbe andata in scena, ndr), si alterna tra risate a squarciagola e gelidi silenzi dovuti all’eccessiva scorrettezza delle battute che hanno colpito forte senza risparmiare colpi.

Il Teatro Verde, praticamente tutto esaurito, ha apprezzato: entusiasta e soddisfatto e, alla fine, anche un po’ sconvolto.

 

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