Litorale molisano

Ombrelloni chiusi per 2 ore, al via la protesta dei balneari. Adesione alta, previste altre 2 giornate ad agosto “se Governo non fa niente”

La protesta potrebbe andare avanti, con le date del 19 e 29 agosto da confermare

Come preannunciato, si è tenuto stamattina il flash-mob degli ombrelloni chiusi anche sulle spiagge del Molise. E l’adesione è stata alta, “totale per quanto riguarda gli associati al sindacato Sib, cioè circa 70/80 stabilimenti balneari della regione”, fa sapere il presidente termolese Domenico Venditti. Una protesta ‘silenziosa’ (e limitata perchè ha avuto luogo solo dalle 7.30 alle 9.30) ma significativa da parte della categoria dei balneatori che chiedono, in primis al Governo che ha dichiarato che la interlocuzione con Bruxelles va avanti, “regole certe e omogenee”.

La protesta degli ombrelloni chiusi

La questione è quella ben nota delle concessioni balneari che, così la Direttiva Bolkestein dell’Ue, chiedono siano messe a bando. La proroga del Governo (fine 2024) è sotto la scure del Consiglio di Stato che l’ha già dichiarata scaduta, dunque illegittima.

Il Sindacato italiano Balneatori e la Fiba Confesercenti non ci stanno e insieme hanno indetto questo sciopero, che potrebbe essere solo il primo. Previste infatti altre giornate di protesta (e per più ore) il 19 e il 29 agosto. Che però restano da confermare.

“C’è una vertenza che dura da 14 anni – ha dichiarato nelle scorse ore Domenico Venditti, presidente Sib Molise -, da due anni aspettiamo una risposta dal Governo, che aveva promesso di risolvere la questione in maniera strutturale dopo gli appelli arrivati da tutte le Regioni e i Comuni, indipendentemente dall’orientamento politico. Ma nessuno ha fatto nulla. Il nostro è un grido di dolore. E non solo della balneazione ma di tutti gli imprenditori che operano su pubblico demanio, dai campeggi agli alberghi fino ai ristoranti che rischiano di perdere il lavoro e il frutto di anni di duro lavoro.

La situazione è gravissima: è in gioco il futuro di decine di famiglie, di onesti lavoratori che con passione, competenza e professionalità portano avanti il ‘fiore all’occhiello’ della nostra offerta turistica. Vorrebbero continuare ad esserlo. È urgente emanare un provvedimento legislativo chiarificatore sulla scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti. Non si può discutere del futuro senza affrontare le problematiche del presente”.

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