E’ una “regola non scritta” degli amanti del Ferragosto in montagna. Quelli peer cui il 15 agosto non è mare, né arte, né gite fuori porta, ma solo e rigorosamente montagna. Ecco, allora, che già dallo scorso weekend passeggiando fra Campitello o Frosolone, si assiste alla delimitazione di aree fra i boschi delle montagne molisane con nastri bianchi e rossi, o nastri di fortuna, come a voler dire: “Questo posto è già occupato”.
E le tante zone off limits danno già il sentore del pienone che ci sarà fra il 15 e il 16 agosto. Perché sì, Ferragosto è il 15 agosto ma in Molise, tantissimi preferiscono il 16 oppure iniziare il 15 e terminare la festa “con aprenti e amici” il giorno dopo. Non importa fare chilometri, quello che conta è l’allegria di una festa che si ripete uguale a se stessa da sempre. Il bello è davvero solo passare una giornata all’aria aperta – sia anche torrida e afosa – senza pensieri. Pausa da tutto. Anche quest’anno nella regione delle tradizioni.
I più attrezzati non si fanno mancare le bontà tipiche di tante domeniche e così anche nei boschi silenziosi ci si prepara per aprire – ben custodite da tovaglie e strofinacci – teglie di pasta al forno che si preparano oggi a casa. Perché poi, il re della giornata è l’arrosto e allora mentre si mangia quello che è già pronto, già dal mattino presto si prepara il fuoco che diventerà brace.
Al posto dei nastri bianchi e rossi, domani mattina ci saranno tende, gruppi elettrogeni perché un po’ di luce ci vorrà al calare della sera, tini enormi riempiti di acqua fredda, frigoriferi di ventura per birra e anguria. E il tavolo da campeggio, le sedioline pieghevoli. L’immancabile amaca, il pallone e anche i racchettoni.
Il Ferragosto del Molise anche quest’anno, per la maggioranza, andrà proprio così.