Termoli

L’estate non fa il botto, colpa di prezzi troppo alti e rincari. Ristoranti semivuoti in settimana e B&b disponibili anche a Ferragosto

Nella principale cittadina balneare del Molise i prezzi elevati portano a un calo significativo delle presenze. L'aumento dei costi per ristoranti e strutture ricettive (meno per gli ombrelloni), unito alla mancanza cronica di parcheggi, sta trasformando la località in una meta inaccessibile per molti. Col rischio che L'over-tourism stravolga l'identità della città, spingendo verso un'omogenizzazione commerciale e aumentando i prezzi del mercato immobiliare. Le previsioni per il futuro del turismo a Termoli dipendono dalla capacità di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e preservazione dell'identità locale. E dai servizi, che devono essere migliorati.

Nel cuore dell’estate, quando in altre annate non troppo distanti nel tempo a Termoli si registravano spiagge affollate e ristoranti al completo, la realtà di questo inizio agosto 2024 è ben diversa. La principale cittadina balneare del Molise mostra, almeno all’apparenza e in attesa di dati ufficiali, un calo significativo nel numero di visitatori. Il fenomeno si percepisce chiaramente passeggiando tra il centro, i lidi balneari e i locali cittadini, dove il tutto esaurito è un miraggio lontano eccetto che nei fine settimana, quando i visitatori dalle città vicine come Campobasso, Isernia e il Beneventano si riversano nella cittadina balneare ma per una sola giornata.

La causa principale, secondo le testimonianze raccolte in giro in questi giorni di festa tradizionale caos termolese collegato al momento clou di San Basso risiede nel portafogli. “È incredibile quanto siano aumentati i prezzi,” racconta un termolese abituato a frequentare un lido sul lungomare nord. “Pagare 7 euro per una piadina al bar dello stabilimento e 4 euro per una lattina di Estathé è insostenibile. Non mi sorprende che la gente scelga di portare il cibo da casa”.
Il costo di un ombrellone e due lettini a Termoli non è altissimo se rapportato a riviere più esclusive, ma pesa comunque troppo sulle famiglie: si parla di una media di 25 euro al giorno, con picchi di 30 euro sulla spiaggia nord e cifre meno esose sulla spiaggia di RioVivo, dove qualche operatore è ancora disposto a concedere la ‘mezza giornata’ in riva al mare. Se poi al prezzo dell’ombrellone si deve aggiungere il pranzo, una famiglia può arrivare a spendere fino a 100 euro al giorno solo per godersi il sole e il mare. E non va meglio fra gli habitué dei bar e dei pub, i cui gestori lamentano un calo omogeneo di clienti. “Un gin tonic non costa meno di 8 euro” protesta una signora in vacanza dal Lazio. “Capisco perché i miei amici hanno deciso di andare all’estero; lì le vacanze costano molto meno”.

secondo corso dehors parcheggi

Anche i ristoranti non fanno eccezione. “Far pagare 10 euro per uno spaghetto alle vongole? – dice un ristoratore locale – Non ci rientrerei coi costi, è una cifra che non possiamo permetterci”. Ora servono almeno 13 o 14 euro per un piatto di pasta ‘basica’, da sempre simbolo gastronomico di cucina a buon mercato nelle località di mare.
Termoli, famosa – a buon diritto – per la qualità del cibo, fa i conti con dehors semivuoti e nei giorni infrasettimanali ristoranti che non arrivano a servire la metà dei clienti che possono trovare spazio tra interno ed esterno, con pochissime eccezioni.

Lungomare bagnanti spiaggia

Il problema dei parcheggi è un altro deterrente per i turisti. “Trovare un parcheggio può richiedere anche 40 o 50 minuti” sottolinea un visitatore abituale. “Molti preferiscono evitare Termoli per una cena o una pizza di comitiva proprio a causa di questo inconveniente”. La mancanza di posti auto sufficienti è un problema cronico che non solo infastidisce i turisti, ma dissuade anche i residenti delle città vicine dal recarsi a Termoli per una serata fuori.
Probabilmente anche questo ha un ruolo nel calo di visitatori, lamentato dagli stessi gestori di bar, pub e pizzerie della città che sostengono come fino a questo momento, non ci sia quella richiesta auspicata nel periodo considerato più caldo dell’estate da tutti i punti di vista. “Quest’anno è particolarmente difficile” confida il proprietario di un noto locale del centro. “Ci aspettavamo il solito afflusso di clienti, ma i numeri sono drasticamente calati”.

Auto lungomare

“La realtà è che Termoli si sta lentamente trasformando in una meta turistica inaccessibile per molti, perché tra inflazione, aumenti generalizzati, salari bassi e risparmi delle generazioni precedenti finiti, fare le vacanze per più di pochi giorni è diventato un miraggio” spiega un osservatore di economia del posto, che preferisce non essere citato riservandosi di attendere il bilancio ufficiale della stagione per la conferma di quella che, al momento, è più che altro una impressione.
Impressione però confermata dalle strutture ricettive. Una rapida ricerca su booking, con simulazioni, mostra che sono ancora liberi B&B e case vacanze perfino nel periodo cruciale dell’estate. E, anche in questo caso, i prezzi giocano un ruolo determinante. Una settimana a cavallo di Ferragosto a Termoli costa tra 1200 e 2000 euro per due persone. “A Pescara e Rimini si spende molto meno” osserva un turista “e forse questo spiega perché Termoli non sia più così affollata come un tempo”.

D’altronde poche sorprese, i pronostici lo avevano già detto. L’osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc diverse settimane fa aveva previsto tariffe più salate in tutta Italia (+7,9% rispetto al 2023, che già aveva segnato rincari di oltre il 12,6%) e un calo di presenze italiane, solo in piccola parte ripianato dall’incremento di stranieri.
Per il secondo anno consecutivo aumenta la spesa che si deve sostenere per poter trascorrere una vacanza al mare. Rispetto all’estate 2022, l’ultima all’insegna del boom, si deve pagare il 20,5% in più, con indici di incremento ben superiori se si valuta il solo settore della ristorazione (+24,5%). Per quanto riguarda gli incrementi di prezzo relativi all’ospitalità, ai bar/gelaterie, al costo del viaggio, alle opportunità di svago e divertimento e ai servizi pubblici presenti nelle località balneari, nel biennio questi servizi hanno visto – tutti in maniera similare – aumenti attorno ai 20 punti percentuali. L’unico settore che ha apportato un aumento inferiore, pari al +16,6% sempre nel biennio, è stato quello dei servizi di spiaggia.
Per il secondo anno consecutivo si registra un incremento dei viaggi estivi degli italiani, ma in prevalenza verso destinazioni balneari straniere, con Grecia, Spagna e Albania. Al contrario in Italia le destinazioni balneari nostrane stanno segnando indicatori altalenanti. E con l’aggravante che agosto, classico mese delle vacanze italiane, mostra prezzi troppo alti ovunque, e quindi soggiorni sempre più brevi. La durata media delle vacanze si accorcia, come emerge anche da una veloce ricognizione nei B&B del centro di Termoli e nel Borgo, ormai in procinto di trasformarsi in un grande albergo diffuso, le cui abitazioni sono destinate quasi esclusivamente a uso turistico, con prezzi che partono da 100 euro a notte per una camera.

Borgo vecchio scorci

Il fenomeno che passa sotto il nome di over-tourism sta avendo un impatto significativo sulla città, che conta 32mila residenti e vede aumentare la popolazione fino a 4 volte durante il mese di agosto. La “pressione turistica” spinge verso un’omogenizzazione commerciale, con le botteghe locali che lasciano spazio a negozi di souvenir e temporary store, con il rischio di stravolgere l’identità della città.
Non che sia una novità del 2024, questa. Il settore immobiliare turistico sta togliendo alloggi dal mercato a lungo termine da un pezzo, contribuendo all’aumento dei prezzi. Il fenomeno dell’over-tourism, se non gestito adeguatamente, potrebbe portare a una trasformazione irreversibile della città, compromettendo la sua autenticità e sostenibilità a lungo termine.
Il futuro del turismo a Termoli dipende dalla capacità di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e preservazione dell’identità locale. Solo il tempo dirà se la cittadina balneare riuscirà a superare queste sfide e a rimanere una destinazione amata da residenti e turisti.

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