La lettera

L’emergenza abitativa di Termoli colpisce proprio i termolesi. “Prezzi esorbitanti, zero accoglienza e case solo per turisti” – Una testimonianza

La situazione abitativa a Termoli nel 2024 è diventata insostenibile per molti residenti. I prezzi delle case e degli affitti stagionali hanno raggiunto livelli esorbitanti, rendendo quasi impossibile per i locali trovare un alloggio dignitoso. Tra B&B sovrapprezzati e case mal gestite, i termolesi si trovano a dover affrontare un vero e proprio incubo abitativo, senza che le autorità locali intervengano per calmierare questa situazione che penalizza i cittadini e favorisce un turismo di massa caotico e poco sostenibile.

Può uno dei diritti principali del cittadino, come quello di avere un’abitazione, specie se in possesso di tutti i requisiti economici, diventare un ostacolo insormontabile al punto tale da costringerti a dover vagabondare per la tua città alla ricerca di una sistemazione comunque provvisoria e tutt’altro che economica? Se sei a Termoli nel 2024, la risposta è sì.

Fino a qualche anno fa, gli scenari erano completamente opposti. Le banche, a un certo punto, smisero di concedere mutui con facilità. Ci si ritrovò con centinaia di case vuote. I possessori di doppie e triple case, non potendo vendere agevolmente i loro immobili, pensarono bene di concederli in locazione anche per lunghi periodi. Il rischio di trovarsi di fronte a inquilini morosi c’era, ma nel caso opposto l’entrata era sicura. A un certo punto, Termoli si scopre Miami senza che nessuno parli inglese. Si scopre una delle Cinque Terre senza essere Patrimonio dell’Unesco. Si scopre Porto Cervo pur senza i locali chic per ricchi.

I possessori di B&B (che forse sarebbe corretto chiamare solo B, perché la “breakfast”, ovvero la colazione, non è quasi più compresa nel trattamento) applicano prezzi da hotel a 4 stelle, i possessori di case invece applicano costi degni delle località sopra citate. Sia chiaro. Amo Termoli, la mia città da sempre, ma quello che può offrire ai turisti vale davvero tutta questa spesa? Ok, c’è il mare. Ma siamo in una penisola. È così strano trovarlo? Ok, il borgo è carino. Ma quanti ce ne sono in giro per tutta Italia? L’estate offre molto? Preferirei non rispondere, non avendo voglia di passare per chi disprezza il lavoro delle amministrazioni comunali. Ma un solo cinema che resta chiuso, una stagione teatrale assente e pochi concerti sono decisamente poco. Di contro, locali e movida. Insomma, il turismo decantato da Briatore che prevale su quello più “colto” che in tutta Italia procede a gonfie vele.

Un turismo di massa, snob e chic allo stesso tempo, che rende la città caotica, a tratti invivibile. E dunque un cittadino termolese, oltre a dover sopportare tutto ciò, deve pure trovarsi nella condizione di non potersi permettere un tetto? Ahimè, è così. Perché i proprietari di abitazioni non vogliono affittare ai locali. “Eh, sei di Termoli. E se poi non te ne vai più come faccio?”… “Questa casa è per turisti, non per termolesi”… Ecco alcune delle risposte in cui, mio malgrado, mi sono imbattuta.

E così sono mesi che mi ritrovo a vagabondare, a girare tra B&B o monolocali, spendendo un patrimonio, ritrovandomi davanti scarafaggi, essendo punta da insetti o morendo dal caldo perché l’igiene e l’aria condizionata sono optional che fanno lievitare i prezzi alle stelle. Perché a Termoli molti non sanno fare accoglienza. Bravissimi a descrivere le case che puntualmente si rivelano differenti da come vengono dipinte. Le “Case in campagna con Barbecue” sono in realtà minuscoli locali caldi, poco areati e pieni di insetti e ragnatele. Il Wi-Fi diventa un lusso. Devi fare da te. In quel caso forse spendi meno. Ma comunque troppo.

Se invece cerchi qualcosa di meglio, i proprietari sono bravissimi a fare descrizioni minuziose di tutto ciò che hanno. E allora devi iniziare ad avere paura perché far passare per lusso asciugamani e macchinetta per il caffè espresso significa che il prezzo sarà esorbitante. Morale della favola: a Termoli si paga nei 3 mesi estivi fino a 20 volte tanto quello che si paga da settembre a maggio. Come può un termolese vivere qui tutto l’anno? C’è un rimedio se non riempirsi di debiti? Possibile che non esistano misure per calmierare tutto questo scempio? Possibile che la politica assista inerme proponendoti al massimo di andare in dormitorio?

Siamo quasi a settembre. Sto spendendo patrimoni, ma siamo vicini alla fine di questo incubo. Ma se penso che a giugno ricomincerà, resto allibita e terrorizzata.

Lettera firmata 

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