Un ritorno in città

Il Teatro Verde come i club americani, Mario Biondi porta blues e jazz e ricorda Fred Bongusto. “Il Molise esiste ed è bello”

Porta il soul americano, il jazz e il blues interpretandoli magistralmente. Il cantante catanese omaggia anche Fred Bongusto, canta Baglioni, De Gregori e Patty Pravo improvvisando e dialoga con il pubblico di Termoli, almeno 1500 persone al teatro Verde del parco, che gli tributa applausi e complimenti per tutto il concerto

Mario Biondi è blues, jazz, soul americano. E’ la voce black del panorama musicale italiano, ma è anche quello che riesce ad intrepretare magistralmente i grandi classici della tradizione italiana con la sua voce intensa e profonda tanto da dare loro quasi una nuova dimensione.

Mario Biondi torna a Termoli per Adriatika Festival undici anni dopo la sua prima volta al Teatro Verde, era il 2013 quando salì sullo stesso palco, e oggi come allora il pubblico è sempre numeroso e generoso con i complimenti nei suoi confronti. E non potrebbe essere altrimenti, vista la sua magistrale interpretazione di brani che trasformano la città adriatica in un club americano dove sentire le voce profonde e intense di soul e jazz.

Con una orchestra ridotta, ma solo nei numeri, di professionisti capaci di accompagnarlo in ogni nota e di accontentarlo in ogni sua richiesta, il cantante catanese ha presentato l’ennesimo concerto di un tour che sta per toccare le 100 tappe, in 23 paesi tra cui Italia e Australia, e per portare in città “Crooning Undercover” e i quattro brani con cui omaggia il cantautorato italiano: così a cappella inizia a imitare Claudio Baglioni, intonando “E tu come stai”, canta “La donna cannone” di Francesco de Gregori, accenna “Pensiero Stupendo” di Patty Pravo e pure “Sulla Terra io e lei” di Riccardo Cocciante, trascinandosi sempre inevitabilmente dietro il pubblico.

Con il pubblico numeroso parla, racconta, rivela alcuni aneddoti e omaggia anche il cantautore molisano Fred Bongusto. “E’ stato un grande cantante – rivela – aveva stima per me e questo mi ha onorato”. Parla anche della sua famiglia – dieci figli con quattro compagne – e quando parla di amore aggiunge “Ho solo una moglie, ma ho amato profondamente”.

Due ore di concerto, in cui ha lasciato spazio anche ai suoi musicisti per assoli e performance, in cui ha presentato brani perlopiù in inglese, con una pronuncia perfetta e una voce calda e possente, fino al brano Rivederti presentato a Sanremo del 2018.

A Termoli è arrivato in anticipo, tanto da mescolarsi nella folla lunedì sera durante il concerto di Nina Zilli come uno spettatore qualsiasi e proprio alla città adriatica rivolge i suoi saluti finali e i complimenti. “Questa è un’oasi meravigliosa con un mare stupendo e il cibo ottimo. Mi piace venire qui, il Molise esiste ed è pure bello”, conclude. E speriamo che per rivederlo di nuovo, non debbano passare ancora dieci anni.

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