San giacomo degli schiavoni

La mobilitazione sull’Autonomia Differenziata si compatta “a casa” del senatore di FdI. Ex Rettore Palmieri portavoce del referendum abrogativo

Durante il pomeriggio di mobilitazione nel comune amministrato dal senatore di Fratelli d'Italia Costanzo della Porta è stato annunciato il nuovo portavoce del coordinamento del No: Gianmaria Palmieri, ex Rettore dell'Università degli Studi del Molise. Con oltre 500.000 firme già raccolte a livello nazionale, i manifestanti chiedono l'abrogazione della "secessione dei ricchi". Presenti numerosi esponenti politici regionali e locali, che hanno sottolineato la necessità di continuare la lotta per tutelare gli interessi del Molise e dei molisani.

Continua la mobilitazione del coordinamento molisano “Sì all’Italia, No all’Autonomia Differenziata”, impegnato nella raccolta firme per sostenere il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata approvata in Parlamento. La legge, definita  come “secessione dei ricchi” e “spacca Italia”, è al centro di una mobilitazione che ha già raccolto oltre 500.000 firme a livello nazionale.

Durante l’evento svoltosi in Piazza Roma, a San Giacomo degli Schiavoni, nel tardo pomeriggio di lunedì 5 agosto, è stato annunciato il nuovo portavoce del coordinamento: Gianmaria Palmieri, ex Rettore dell’Università degli Studi del Molise. Palmieri, una figura rispettata e sopra le parti, è il referente nella lotta contro la legge Calderoli nella regione.

La scelta di San Giacomo degli Schiavoni come luogo dell’annuncio non è stata casuale. “Il comune è amministrato dal sindaco Costanzo della Porta, senatore di Fratelli d’Italia e co-relatore della legge Calderoli” avevano fatto sapere gli organizzatori, che hanno scelto simbolicamente questo luogo per sottolineare la loro opposizione alla normativa, vista come un duro colpo al Mezzogiorno e, in particolare, al Molise.

In piazza striscioni con slogan  eloquenti: “L’Italia è una e indivisibile, no all’autonomia differenziata” e “Il senatore della Porta si dimetta”. Numerosi esponenti del coordinamento sono intervenuti per ribadire la necessità di abrogare una legge “che penalizza il Sud e minaccia l’integrità della regione”. Tra i presenti che hanno preso la parola, i consiglieri regionali del Partito Democratico Michela Fanelli e Alessandra Salvatore, il consigliere di Costruire Democrazia Massimo Romano, il segretario della CGL Molise Paolo Di Socio, il consigliere comunale di Campobasso Bibiana Chierchia, Angelo Mancilone. E in piazza altri volti noti della politica locale: Laura Venitelli del Partito Democratico, Patrizia Manzo e Valerio Fontana, ex consiglieri del Movimento 5 Stelle, Vittorino Facciolla del Pd, Simone Coscia e altri.

Paolo Di Socio ha sottolineato che, nonostante il successo della raccolta firme, è essenziale continuare la mobilitazione per inviare un messaggio forte: il Molise non può essere sacrificato per interessi politici. Domani, martedì 6 agosto, in aula saranno discusse le emozioni sull’autonomia differenziata, come ha chiarito Massimo romano, mettendo in luce la subordinazione dei vertici istituzionali del centro-destra a direttive partitiche che vanno contro gli interessi del territorio.

Micaela Fanelli ha espresso dure critiche nei confronti del senatore Costanzo della Porta e degli altri parlamentari molisani, accusandoli di mettere gli interessi di partito davanti a quelli dei cittadini. “Come il senatore della Porta, lo voglio dire con chiarezza, come i parlamentari eletti in Molise, come il presidente della nostra regione, come quella parte politica hanno deciso di non stare dalla parte dei molisani, ma stare da una parte politica per questioni di opportunismo,” ha affermato Fanelli. Ha sottolineato come questi politici, pur essendo consapevoli dell’impatto negativo dell’autonomia differenziata sul Molise, abbiano scelto di supportare la legge per opportunismo politico.

Fanelli ha ribadito che il Molise è una delle regioni meno attrezzate per affrontare le conseguenze dell’autonomia differenziata, data la sua ridotta capacità fiscale e la bassa densità di popolazione. Ha anche criticato la mancanza di risultati concreti per la regione nonostante la sottomissione dei vertici locali alle direttive nazionali. “Il Molise non può farcela da solo” ha dichiarato Fanelli, evidenziando la necessità di una mobilitazione unitaria e forte per proteggere gli interessi regionali.

La battaglia contro la legge Calderoli è appena iniziata, ma l’unità e la determinazione dimostrate a San Giacomo degli Schiavoni rappresentano un segnale chiaro e forte per il fronte progressista compatto: il Molise non intende arrendersi.

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