La Città Invisibile, centro diurno a Termoli per chi vive senza avere un tetto, in una condizione di disagio abitativo massimo, dopo una piccola pausa estiva di una settimana ha ripreso le sue attività a partire dal 19 agosto. “Approfittiamo della pausa per ricaricarci da un lavoro tanto faticoso quanto bello” avevano scritto sui social. Ora però rivolgono un appello alla cittadinanza. “Ripartono a pieno ritmo le attività, facciamo una spesa per il centro diurno?”.
L’associazione senza scopo di lucro conta molto sulla solidarietà ma, visto anche il periodo di ferie estive – che ahinoi non riguardano i senzatetto – “gli scaffali della nostra dispensa soffrono un lungo periodo di ‘vacanze’ che ha visto venir meno tante donazioni abituali”. Dunque l’appello a rifornire il centro di via delle Acacie in particolare di questi prodotti.
Per colazioni e cene: bottigliette d’acqua, pasta (formati corti), bicchieri monouso (grandi e da caffè), brioches, caffé, succhi di frutta
Per l’igiene: bagnoschiuma, shampoo, spruzzini sgrassatori/igienizzanti, lavapavimenti, detersivo per lavatrice.
Il centro ricorda che “siamo aperti lunedì e martedì dalle 8.30 alle 11.30 e giovedì dalle 15.30 alle 18.30, ma potete sempre consegnare la spesa tutti i giorni all’orario che preferite in via delle Acacie 4, presso la comunità il Noce”.
La Città invisibile – questi i dati forniti – da agosto 2022 a luglio 2024 (24 mesi) ha dato supporto a 165 persone, donne e uomini senza dimora e altre persone adulte gravemente emarginate, che hanno usufruito dei servizi del centro a bassa soglia.
“Noi pensiamo che queste persone debbano essere in cima agli interessi della città, di chi la vive e di chi la amministra. E ci adoperiamo da anni in questa direzione: ad esempio, in particolare grazie alla missione 5 del PNRR, dal gennaio 2024 si sta sperimentando anche in Molise, con il coordinamento dell’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, l’approccio Housing First: al momento a Termoli 12 persone sono passate dalla strada alla casa. Anche a Campobasso e Isernia ci si sta adoperando in questa direzione, e nei prossimi tempi altri piccoli comuni potranno ospitare persone e famiglie in difficoltà”. (rm)
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