Campobasso

Istituto “Pilla” imbrattato con olio e pece ma non sono stati i ragazzi

A coprire i muretti di residui di olio motore e catrame non sono stati i giovani che sono soliti ritrovarsi in via Veneto per trascorrere qualche ora insieme ma le indagini sarebbe concentrate su qualche residente del posto

Ieri pomeriggio – martedì 6 agosto – qualcuno ha imbrattato il muretto dell’istituto “Leopoldo Pilla” di Campobasso con olio motore e pece. Un danno rilevante che ha scatenato immediatamente l’indignazione di molti (perlopiù sui social) pronti a puntare il dito contro i ragazzi. Gli stessi che la sera, per trascorrere qualche ora insieme, sono soliti ritrovarsi lungo via Veneto fra chiacchiere e risate. Ma le indagini andrebbero in tutt’altra direzione. Ad imbrattare quel posto, luogo di ritrovo dei più giovani, sarebbe stato qualcuno che probabilmente risiede in zona e che avrebbe pensato in questo modo di allontanare “il fastidio del vocio” oppure “degli schiamazzi” impedendo loro di stare insieme lungo quel tratto di strada.

“Tutti hanno pensato che siamo stati noi – racconta Giovanni, 17 anni – e invece sono certo che nessuno di noi avrebbe commesso un simile scempio. Sì, è vero, qui la sera c’è qualcuno che probabilmente è solito schiamazzare, così come è vero che ci sono gruppetti di coetanei che piuttosto che stare insieme si rendono autori di piccolo spaccio o, come accaduto in passato, di furti ad altri ragazzi, ma noi abbiamo segnalato tutto e la polizia li ha fermati. Quindi, che senso avrebbe avuto rendere impraticabile quello che per noi è un luogo per stare insieme e socializzare?” Ricostruzione che non fa una grinza. E che pare abbia indirizzato le stesse indagini in tutt’altra direzione piuttosto che quella sui giovani “senza educazione e senza controllo”.

Pilla
Pilla

Il fatto è accaduto in pieno giorno, quindi ci sono certamente testimoni che hanno assistito allo scempio e che saranno ascoltati dagli investigatori. Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti del corpo municipale e quelli della questura. Che hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco che hanno accertato l’origine della sostanza utilizzata (poteva trattarsi di qualcosa di tossico) e poi chiesto al dirigente scolastico Rossella Gianfagna di far intervenire la Sea. Che in serata ha ripulito tutto. E Rossella Gianfagna, che ha denunciato i fatti, come gli altri precisa: “Prima di accusare i ragazzi, aspettiamo l’esito delle indagini. Non mi permetto di indicare eventuali responsabili sapendo che ci sono degli accertamenti in corso ma una domanda me la pongo: perché mai i giovani avrebbero dovuto deturpare il posto dove sono soliti incontrarsi?”

Già, perché mai? E aggiunge: “Questo è un posto dove gli adolescenti si ritrovano per stare insieme, allora rendiamolo più sicuro aumentando l’illuminazione pubblica e con un piano di controllo ma non puntiamo il dito inutilmente contro di loro”.

Le verifiche degli investigatori sono a buon punto. Saranno vagliate anche le immagini delle telecamere della videosorveglianza, l’autore dello scempio ha le ore contate.

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