Bojano

Ha centinaia di pazienti, ma per Asrem non deve più lavorare. Meffe (sindacato pediatri): “E’ giusto”

Dall'8 settembre la dottoressa Gallo - in servizio a Bojano - non ci sarà più. I genitori dell'area matesina stanno ricevendo la lettera d'invito dell'Asrem a cercare un sostituto per i propri figli. Secondo il segretario regionale della Fimp l'azienda sanitaria sta agendo correttamente e non c'è pericolo di carenza assistenziale perché nel centro matesino c'è un altro pediatra disponibile. Con incarichi di vertice nello stesso sindacato. Primiani: Il sindacato faccia il sindacato, con questa scelta il problema delle zone carenti resta"

Ha messo in allerta diversi genitori l’invito dell’Asrem a scegliere un nuovo pediatra a Bojano. Il consigliere regionale Angelo Primiani (M5S), appresa la notizia, ha annunciato una interrogazione all’assessore alla Sanità per capire come l’azienda sanitaria intende gestire la situazione. Dalla lettera recapitata in questi giorni alle famiglie dell’area matesina, infatti, si evince chiaramente che Asrem non rinnoverà il contratto di lavoro alla giovane pediatra precaria Gallo tanto che, tra qualche giorno (dall’8 settembre precisa Asrem), la stessa dovrà lasciare il suo ambulatorio a Bojano e salutare i circa 700 piccoli pazienti affidati alle sue cure.
Che si tratti di un trasferimento o della fine del contratto a tempo determinato la situazione non cambia: i genitori della zona sanno già che dovranno recarsi negli uffici Asrem per scegliere un nuovo medico o, in alternativa, per chi ha figli di almeno 6 anni, passarli al medico di famiglia. Su Bojano l’unico altro pediatra di libera scelta disponibile è il dottor Ettore Napoleone sul quale ora, ma in linea del tutto teorica, potrebbe gravare un enorme carico di lavoro.

Al momento Asrem non ha ancora preso posizione sulla vicenda. Mentre lo ha fatto il dottor Donato Meffe, pediatra campobassano e storico segretario regionale della Federazione Italiana Medici Pediatri del Molise (Fimp), il potente sindacato di categoria  del quale il collega Napoleone è, a livello nazionale, responsabile e coordinatore dell’area scientifica Ricerca e sperimentazione (come leggiamo sul sito della Fimp).
A detta di Meffe le notizie “infondate e imprecise” diffuse da Primiani e dalla stampa locale hanno generato “un procurato allarme” spingendo le famiglie a rivolgersi ai medici di medicina generale e non, come sarebbe più logico visto che si parla di bambini, ai pediatri.
Meffe non risparmia strali al consigliere pentastellato che “avrebbe dovuto prima studiarsi la normativa che regola l’assistenza sanitaria territoriale ed informarsi sulla distribuzione dei pediatri di famiglia nella nostra regione. Erroneamente – spiega il segretario -, per anni la Asrem ha deciso di mettere un pediatra a Boiano con un incarico provvisorio pur non essendoci i requisiti di ‘zona carente’ per la pediatria di libera scelta. Adesso la Asrem ha semplicemente deciso di riportare la legalità, per evitare di incorrere in una possibile azione giudiziaria con spese a carico del cittadino, come è successo in anni passati”.
Insomma, a detta di Meffe, Asrem non solo ha agito correttamente, ma non c’è neppure pericolo di carenza assistenziale per i bambini che potranno andare dal suo collega Napoleone o farsi assistere dal pediatra in servizio a Vinchiaturo, Sepino o tra i pochi ancora disponibili su Campobasso (tra cui lo stesso Meffe).
Per il segretario della Fimp – che è una organizzazione a difesa dei diritti della professione medica pediatrica a tutela della salute dei bambini – la carenza di medici c’è ma non, evidentemente, nell’area matesina. Quello che lui fa da 34 anni, e che oggi rivendica, è cercare di offrire “una più equa distribuzione dell’assistenza pediatrica su tutto il territorio regionale”.

Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche la replica di Primiani: “Non comprendo come mai il dott. Meffe si sia sentito toccato dalla vicenda visto che il sottoscritto, da consigliere regionale e quindi in piena ottemperanza del ruolo che ricopre all’interno della massima istituzione politica della Regione perché legittimamente eletto dai molisani, ha semplicemente posto alcuni interrogativi all’Azienda sanitaria circa la scelta di ridurre il servizio in un’area che a gennaio veniva dichiarata carente in ambito pediatrico. Non esiste alcun procurato allarme, e il dott. Meffe forse dovrebbe stare più accorto alle accuse personali che muove pubblicamente, dal momento in cui sono decine e decine i genitori che in questi giorni si stanno mobilitando perché preoccupati per la salute dei propri bimbi, preoccupati perché non sanno cosa ne sarà del proprio futuro, evidentemente a prescindere dal fatto che a Bojano c’è un altro pediatra in attività, forse decisamente poco per una comunità che conta oltre 10mila utenti se consideriamo l’intera area del Matese”.

Secondo Primiani il tentativo del segretario Fimp è stato anche quello di far credere che togliendo una brava e giovane pediatra a Bojano si possa risolvere il problema delle altre zone carenti. “Duole dirlo ma non è così, anzi. In questo modo, si alimenta solo la solita e inutile guerra di campanile, tra genitori di comunità diverse totalmente incolpevoli delle carenze del nostro sistema sanitario pubblico. Credo ad ogni modo che in questa vicenda sia doveroso ristabilire i ruoli: il sindacato faccia il sindacato, senza sconfinare nell’assetto datoriale. In tal senso, è l’Asrem che è chiamata a mettere in primo piano la tutela del diritto di tutti, non solo quello di alcuni. Di certo non il segretario regionale della Fimp”.