Il caso mancini

Frasi sessiste in aula a Isernia, solidarietà delle donne Dem al sindaco e alla consigliera

La Conferenza delle Donne Democratiche della federazione di Isernia, tramite la sua portavoce Alessia Panico, ha espresso piena solidarietà al sindaco Piero Castrataro e alla consigliera Gemma Laurelli, vittime di un attacco sessista da parte del Vice Presidente del Consiglio comunale, Giovancarmine Mancini. Durante una recente seduta del Consiglio, Mancini ha rivolto frasi denigratorie e sessiste che hanno suscitato un’ondata di indignazione e sono diventate un caso anche sulla stampa nazionale.

“La sala consiliare dovrebbe essere luogo di rispetto e di riconoscimento dei diritti e della dignità di tutti i cittadini ed è invece diventata luogo di denigrazione e schernimento su base sessista” si legge in una nota di Panico. La Conferenza delle Donne Democratiche ha sottolineato come le parole di Mancini siano inaccettabili e rappresentino un grave ostacolo verso il raggiungimento di una società civile che rispetti le donne.

Il diretto interessato non ne vuole parlare, almeno ufficialmente. Ma invita a guardare il video per capire che lui quelle parole non le ha rivolte alla consigliera Laurelli bensì al sindaco Piero Castrataro.  In un contesto di urla, confusione, caos, non è facile individuare con precisione il “bersagloio”. Così resta il dubbio: chi era il destinatario delle frasi sessiste? Una donna o un uomo? Laurelli o Castrataro?

Secondo alcuni osservatori presenti in aula, sarebbe stato il sindaco Castrataro oggetto delle frasi “non fare l’isterica” e “stai calmina”. In questo caso, l’accusa a Mancini si sposterebbe dal sessismo all’omofobia. Ma lui è tranchant: “È stato uno sfotto senza alcun intento omofobo né sessista né niente. Chi mi conosce lo sa”.

La Conferenza delle Donne Democratiche però, esprimendo solidarietà sia al sindaco che alla consigliera Laurelli, è certa di quanto afferma e sottolinea come sia necessario non sottovalutare la denigrazione sessista. Garantisce che continuerà a mantenere alta l’attenzione su questo tipo di comportamenti, che spesso vengono trattati con troppa leggerezza. “Questa è l’ennesima conferma che c’è ancora tanta strada da fare in tema di rispetto per le donne” ha concluso Panico.

L’intervento di Mancini ha provocato una forte reazione anche sui social media, con numerosi commenti di condanna per il tono e il contenuto delle sue dichiarazioni. . Tra questi, il partito Possibile ha condiviso il video dell’intervento di Mancini definendolo “un tono che non dovrebbe in alcun modo essere utilizzato in una conversazione civile e democratica”. La vicenda è finita anche su Fanpage.

Casus belli del casino che si è scatenato è stato l’attacco di Giovancarmine Mancini al sindaco Castrataro riguardo alle spese comunali, a suo dire utilizzate in modo improprio, con insinuazioni agganciate che hanno messo in mezzo l’addetta stampa del Comune. E’ stato a quel punto che il primo cittadino si è avvicinato a Mancini in aula gridando: “Ti devi vergognare, ti devi vergognare”. E lui avrebbe reagito con quel “Stai calmina” che è tuttora oggetto di interpretazioni e interrogativi. Di sicuro comunque una pessima pagina istituzionale per Isernia e per l’intero Molise.

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