Il ‘Nonno Rocco’ si veste d’oro e di rosso per San Basso. L’addobbo nel porto e la notte di attesa

Alla vigilia della festa di San Basso, il porto di Termoli è in fermento. I preparativi per la processione del santo patrono coinvolgono termolesi e turisti, col peschereccio addobbato per l'occasione. Quest'anno, dopo la scomparsa dello storico allestitore, il compito è stato affidato a Costantino Boccardo. Don Gabriele Mascilongo sorveglia i lavori per assicurarsi che tutto sia perfetto per la celebrazione più attesa della città

C’è fermento al porto di Termoli alla vigilia della festa dedicata al santo patrono. Un fermento particolarmente vissuto dai termolesi e specialmente da chi ha avuto l’onore di portare il santo in processione. Perché invece per i turisti che si trovano sulla banchina nel tardo pomeriggio del 2 agosto tutto quel movimento non è molto chiaro e allora si può solo chiedere per capire e poi rimanere a guardare come un peschereccio si trasforma per la festa.

Sulla barca estratta lo scorso luglio è tutto quasi pronto, è stata rimessa a nuovo e ora si deve vestire per accogliere San Basso nella lunga traversata che dal porto andrà verso nord per gettare la corona di alloro in memoria dei caduti, e poi proseguire verso sud a Rio Vivo, “ma tanti anni fa – confida il fidato Jerry mentre sorveglia le operazioni – si arrivava fino a Campomarino, dove all’arrivo del nostro patrono il parroco faceva esplodere i fuochi d’artificio, ma è una tradizione che si è persa”.

Intanto, mentre sulla banchina si torna con la memoria al passato per ricordare le processioni di un tempo, sulla barca si lavora per sistemare i nuovi drappi rossi e oro e quest’anno con un cambiamento: dopo anni, la storica ditta Abius di Torremaggiore ha lasciato l’incarico visto che il suo proprietario che per più di 70 anni ha montato gli addobbi per la festa del santo anche insieme al padre è scomparso, qualche mese dopo aver allestito la barca del Miante che lo scorso anno ha avuto l’onore di portare il santo in processione.

Preparativi San Basso 2024

Quest’anno il compito è andato a Costantino Boccardo di Castelmauro che con un fedele aiutante ha sistemato con estrema precisione e attenzione i grandi drappi tirati e

A sorvegliare i lavori l’immancabile don Gabriele Mascilongo, parroco della cattedrale per fare in modo che tutto sia perfetto entro sera per accogliere all’indomani il santo, i fedeli, i termolesi e anche i turisti nella festa più attesa della città.

Preparativi San Basso 2024

 

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