Lo studio

Case, il mercato immobiliare è in forte crisi sia a Campobasso che a Isernia

Flessione significativa a Isernia nel 2023, con un calo delle transazioni pari al 15,3% rispetto all'anno precedente. Lo studio condotto da Fimaa Confcommercio Molise evidenzia una tendenza verso l'acquisto di abitazioni di medio-grandi dimensioni, ma il mercato resta in sofferenza a causa dello spopolamento e del declino industriale. Situazione analoga si registra a Campobasso.

Il mercato immobiliare di Isernia ha subito una battuta d’arresto nel 2023, con una flessione del 15,3% nel numero di transazioni rispetto all’anno precedente. Il dato allarmante emerge dallo studio condotto da Vincenzo Stefanelli, Consigliere Fimaa Confcommercio Molise, e dalla presidente regionale Dina d’Onofrio Caccavaio, basato sui dati forniti dall’Osservatorio Immobiliare e rilevati il 5 giugno scorso. Secondo l’analisi delle compravendite, le abitazioni di medio-grandi dimensioni sono state le più richieste nel corso dell’anno. In particolare, su un totale di 157 transazioni immobiliari “normalizzate” registrate nel 2023, la distribuzione è stata la seguente: Monolocali e bilocali: 10 unità, Piccole abitazioni (50-85 mq): 23 unità, Abitazioni medio piccole (85-115 mq): 38 unità, Abitazioni grandi (115-145 mq): 40 unità, Abitazioni oltre 145 mq: 47 unità.

“La realizzazione di questo studio – ha affermato la presidente Dina d’Onofrio Caccavaio – ha l’obiettivo di fornire una guida al valore delle abitazioni in Molise, contribuendo al miglioramento costante del settore immobiliare attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali”. Queste tecnologie sono essenziali per garantire un aggiornamento costante e trasparente della banca dati, assicurando che le transazioni siano condotte con la massima professionalità.

Tuttavia, il quadro generale è preoccupante. Vincenzo Stefanelli ha sottolineato come il mercato immobiliare di Isernia sia in sofferenza da diversi anni, con un calo sia del volume delle compravendite che degli importi medi per metro quadrato. Tra i fattori principali di questa crisi, Stefanelli identifica lo spopolamento giovanile, dovuto alla migrazione verso altre città per motivi di studio o di migliori prospettive di vita, e il declino delle attività industriali. “Il territorio, come in gran parte del Molise, è scarsamente popolato e ciò influisce negativamente sull’economia locale e sui servizi disponibili,” ha spiegato.

Lo studio del Rapporto OMI divide la città di Isernia in diverse zone omogenee, ciascuna caratterizzata da specifiche realtà urbane, socioeconomiche e infrastrutturali. Le compravendite nel 2023 sono state così distribuite: B3 (Centro Storico): 21 compravendite (-7,6%) con una quotazione media di 683 €/mq. B4 (Zona Centrale): 74 compravendite (-16,2%) con una quotazione media di 869 €/mq. C2 (Zona di Recente Sviluppo): 28 compravendite (-13,0%) con una quotazione media di 1322 €/mq. D2 (Zona Periferica): 16 compravendite (-19,8%) con una quotazione media di 903 €/mq. E4 (Frazione Castel Romano e altre): 19 compravendite (-11,5%) con una quotazione media di 700 €/mq. R1 (Area Montana Nord): 0 compravendite, con una quotazione media di 375 €/mq. R2 (Zona Agricola Sud Sud-Ovest): 0 compravendite, con una quotazione media di 375 €/mq.

Stefanelli ha evidenziato l’importanza di una riqualificazione energetica e infrastrutturale per rilanciare il mercato, che potrebbe aumentare sia il numero delle transazioni che il valore per metro quadrato delle proprietà. “Attualmente, il mercato è stagnante, con valori che tendono a rimanere stabili a causa di una resistenza sociale all’adeguamento dei prezzi, mentre il numero delle compravendite continua a diminuire in modo significativo”, ha concluso.

Non solo Isernia, perché i dati Confcommercio svelati alcune settimane fa hanno evidenziato una situazione analoga nel capoluogo di regione. Il mercato immobiliare di Campobasso non è esente dalla flessione, anche se con dinamiche leggermente diverse rispetto a quelle osservate a Isernia. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Immobiliare, anche nel capoluogo molisano si è registrato un calo nelle compravendite immobiliari, seppure meno marcato rispetto a Isernia. Le transazioni a Campobasso hanno subito una diminuzione del -10% rispetto all’anno precedente, segnalando comunque un rallentamento significativo.

Il calo è stato particolarmente evidente nel centro storico, dove il valore medio degli immobili ha subito una contrazione, mentre le aree periferiche, pur registrando una leggera flessione, continuano a mantenere un certo interesse da parte degli acquirenti, soprattutto per le abitazioni di nuova costruzione. La crisi economica, unita alla migrazione giovanile verso altre regioni o all’estero, ha contribuito a questo rallentamento del mercato, evidenziando la necessità di interventi mirati per rivitalizzare il settore immobiliare nella città di Campobasso.

Sia Isernia che Campobasso stanno attraversando un momento di difficoltà nel mercato immobiliare, dovuto a fattori economici e demografici. Le potenziali opportunità di rilancio, secondo gli esperti, sono legate esclusivamente a interventi di riqualificazione urbana e infrastrutturale.

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