Tribunale isernia e odg molise

Cancellate 144 testate giornalistiche inattive tra giornali cartacei e telematici

Un’importante operazione di revisione e regolamentazione ha segnato il panorama mediatico della provincia di Isernia. Il presidente del Tribunale di Isernia, Vincenzo Di Giacomo, e il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, Vincenzo Cimino, hanno annunciato in una conferenza stampa la cancellazione di 144 testate giornalistiche inattive, un intervento che mira a migliorare la qualità e la trasparenza dell’informazione locale.

Il processo di revisione, avviato negli ultimi mesi su sollecitazione dell’Ordine regionale dei Giornalisti, ha portato all’eliminazione di testate che da anni non pubblicavano né impiegavano giornalisti. “Il Tribunale di Isernia ha proceduto a questa ‘bonifica’ delle testate – ha spiegato Di Giacomo – in modo da garantire che le testate registrate siano effettivamente attive e funzionanti”. Attualmente, restano attive solo 33 testate nella provincia, a fronte delle 177 iniziali.

Il presidente Cimino ha sottolineato l’importanza storica di questa revisione, che ha coperto un arco di tempo che va dagli anni Cinquanta fino a oggi. “È stata un’emozione scoprire i nomi di editori e giornalisti che hanno fatto la storia del giornalismo in Molise, ma era necessaria un’operazione che desse ordine e trasparenza al settore”. E spiega: “Leggere nomi di testate, di editori e di direttori scomparsi o in avanzata pensione ha innescato anche una curiosità e un riconoscimento per coloro che hanno segnato la storia del giornalismo regionale. Da oggi sarà tutto più semplice e se qualche furbo era in procinto di acquistare e rilevare vecchie testate per ottenere fondi pubblici, ora non può più farlo. In una realtà come Isernia era impensabile continuare a mantenere 200 testate sulla carta: per questo esistono le autorità di controllo e questa intesa istituzionale andrebbe allargata e riproposta anche negli altri Tribunali”.

L’iniziativa non solo ha permesso di ripulire gli albi dalle testate fantasma, ma ha anche creato le condizioni per un accesso più trasparente ai fondi previsti dalla legge regionale 11/2015, che finanzia le testate giornalistiche attive e con almeno tre anni di anzianità. Tuttavia, grazie alla cancellazione delle testate inattive, quelle rimaste potranno accedere ai fondi senza dover attendere il periodo di tre anni.

“Questa operazione – ha concluso Cimino – non è solo un atto formale, ma un segnale forte per garantire che il giornalismo in Molise sia esercitato con serietà e impegno, contribuendo alla crescita della qualità dell’informazione locale”.

Più informazioni