Il Venerdì di Repubblica ha reso omaggio a Campobasso, celebrandola come capitale dell’enigmistica. Sull’edizione di oggi c’è un articolo, scritto da Stefano Bartezzaghi nella rubrica “Lessico & Nuvole”, che trae spunto dalle parole del celebre scrittore Giorgio Manganelli. In un suo libro del 1973, “Lunario dell’orfano sannita”, Manganelli aveva scherzosamente definito Campobasso come l’Atene d’Italia.
Bartezzaghi, con il suo stile ironico e colto, riprende l’affermazione di Manganelli e la adatta in modo affettuoso e quasi letterale: se non Atene, allora Campobasso è Itaca. Il riferimento alla città molisana diventa occasione per ricordare una figura storica dell’enigmistica, Salvatore Chierchia, noto come Magopide. Chierchia, nato a Campobasso nel 1929, è celebrato per la sua creatività e per aver introdotto innovazioni nel mondo dei giochi di parole e degli enigmi.
L’articolo racconta come Magopide fosse un vero inventore nel suo campo, creando schemi complessi e affascinanti come il “lucchetto”, un gioco che richiede una particolare interpretazione di parole e concetti. La sua abilità nel combinare elementi linguistici in modo sorprendente lo ha reso un punto di riferimento per gli appassionati.
Bartezzaghi descrive il suo ritorno a Campobasso per onorare la memoria di Magopide, paragonando questo viaggio a quello di Ulisse che, dopo tante avventure, ritorna carico di tesori ricevuti dai Feaci. Nell’articolo si legge una profonda ammirazione per la capacità di Magopide di nascondere enigmi dentro enigmi, creando vere e proprie opere d’arte linguistiche.
La consacrazione di Campobasso come capitale dell’enigmistica sul Venerdì di Repubblica è un riconoscimento che non solo onora Magopide, ma anche tutti gli enigmisti e gli appassionati che trovano in questa città una fonte di ispirazione e un luogo simbolico della loro passione. La celebrazione di Magopide e la sua eredità culturale confermano l’importanza di Campobasso nel panorama enigmistico italiano.
L’articolo di Bartezzaghi, con la sua prosa brillante e colta, ha risuonato tra i lettori, regalando un momento di orgoglio ai campobassani e agli amanti dell’enigmistica di tutta Italia.
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