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Autonomia differenziata e piazze vuote o piene?

Ho trovato su youtube un intervento, un mini (mini perché di soli cinque minuti) comizio del Senatore, e sindaco di San Giacomo degli Schiavoni, Della Porta. Giova ricordare che il Senatore Della Porta è stato il relatore in Senato della legge sull’autonomia differenziata, quindi la materia la conosce bene, anche se da altro punto di vista è da prendere come una pugnalata alle spalle da parte di un “fratello d’Italia”, ma forse non del Molise e di tutto il meridione.

Nello spirito della legge sull’autonomia differenziata, a pieno regime, e questo nessuno sa quando e se arriverà, ogni Regione potrà/dovrà mantenersi con le proprie risorse. Lo spirito della legge è quello di annullare i benefici riportati alle regioni più facoltose a quelle più pidocchiose, e non è un eufemismo.

Leggevo l’altro giorno che in Calabria solo il 35% delle imposte viene incassato dallo Stato. Un Calderoli qualsiasi sarebbe capace di fermarsi a questo per sentenziare che al sud non pagano le tasse, anzi le evadono. Io sono di altro avviso. Prima di tutto viene da pensare che la pressione fiscale è troppo alta ed il cuneo fiscale è qualcosa di penalizzante per l’imprenditore, ma anche per il lavoratore che si veder rifiutare un’eventuale assunzione dato che costerebbe troppo.

Ci troviamo di fronte a situazioni preoccupanti socialmente ed invece ci sono gruppi dirigenti che giocano ad “azzecca lu mure” (si giocava con le monete e vinceva chi faceva avvicinare di più la sua moneta al muro… una specie di bocce con le monete) con le poche risorse del sud. Poche risorse perché l’evasione fiscale non sempre è dovuta dalla volontà/scelta di non pagare lo Stato, spesso è dettata dal fatto che o mangio io o pago le tasse, vista la scarsezza di lavoro e di economia in genere.

Il Senatore Della Porta, politico di esperienza, fa del pubblico ludibrio sulla manifestazione della sinistra nel suo paese, San Giacomo degli Schiavoni, paese retto dal sindaco Della Porta. Il Senatore se non fosse tanto giovane potrebbe ricordare, ma si può anche studiare, quando la DC, negli anni sino al 1990 in Molise aveva percentuali bulgare con assenso di voti sino al 62%. Bene proprio in quel periodo le manifestazione della sinistra andavano deserte perché i “democristiani delle urne”, quelli che erano democristiani nelle urne, non volevano farsi vedere alle manifestazione dei comunisti che, allora, nell’immaginario collettivo, mangiavano i bambini a colazione, pranzo e cena.

Se a San Giacomo degli Schiavoni la manifestazione è andata deserta la colpa non la dò agli abitanti di San Giacomo, la dò tutta agli organizzatori che poco, evidentemente, conoscono la realtà molisana. Una realtà fatta di amicizia e sotterfugi dove anche riparare un fosso sulla strada comunale viene fatto passare per piacere personale e quindi bisogna tenersi buono chi amministra sennò la macchina ci rimette gli ammortizzatori. Quindi, per concludere, credo bisogni stigmatizzare la scelta politica poco opportuna di organizzare l’evento proprio in quel paese. La scelta è libera, di organizzarlo ovunque, ma l’opportunità sarebbe stata altra. Di converso va detto che un sindaco-senatore non può gongolarsi della scarsa partecipazione all’evento da parte dei suoi concittadini quando in Molise, esistono anche altri comuni in Molise, c’è la fila ai banchi per la raccolta delle firme per il referendum sull’autonomia differenziata.

Senatori Della Porta e Calderoli voi che potete analizzate la situazione del sud Italia, date mandato a qualcuno che ne capisce (economicamente) di trovare una soluzione, più di una soluzione alla crescita del Mezzogiorno, quel mezzogiorno che all’indomani del 1861 è stato solo maltrattato e depredato e fa male vedere quando a maltrattarlo sono anche i suoi figli.

Aspettiamo notizie migliori dalla fine della calandrella e vediamo cosa succederà alla ripresa delle “ostilità”.

Per adesso, sempre con affetto e stima vogliatevi stare arrivederci.
Franco di Biase

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