Medaglia d'onore e simbolo di libertà

Addio a Michele Montagano, ultimo dei 44 eroi di Unterlüss. I funerali a Casacalenda

Oggi pomeriggio a Casacalenda si terranno i funerali di Michele Montagano, scomparso all'età di 102 anni. Montagano è stato un instancabile testimone degli orrori del nazi-fascismo e un custode della memoria storica e della difesa dei valori di pace, uguaglianza e libertà.

Oggi pomeriggio, alle ore 16 e 30, nella chiesa di SS. Maria del Carmine a Casacalenda, si terranno i funerali di Michele Montagano, ultimo degli eroi di Unterlüss, (nella foto con la sindaca di Casacalenda Sabrina Lallitto) scomparso ieri a Campobasso all’età di 102 anni. Montagano, cittadino benemerito di Campobasso, è stato un testimone instancabile degli orrori del nazi-fascismo e un custode della memoria storica della comunità.

Michele Montagano era l’ultimo dei 44 eroi di Unterlüss ancora in vita. Il 24 febbraio 1945, un ufficiale della Gestapo, indispettito dal rifiuto degli ufficiali italiani detenuti nel campo di Wietzendorf di collaborare con i tedeschi, minacciò di fucilare immediatamente 21 prigionieri. Montagano, insieme ad altri 43 ufficiali, si offrì volontariamente al posto dei compagni, un gesto che colpì i tedeschi e che portò al loro trasferimento nel campo di rieducazione al lavoro di Unterlüss. Questo campo, uno dei più duri di tutta la Germania, sottopose gli ufficiali a lavori forzati, torture e un trattamento di stenti fino all’aprile successivo.

Per questo gesto eroico, Montagano e i suoi compagni furono insigniti della Medaglia d’onore ai deportati e internati nei lager nazisti e di un encomio solenne. Successivamente, ricevette anche il riconoscimento di Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella.

Roberto Gravina, ex sindaco di Campobasso e attuale consigliere regionale del M5S, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Montagano, ricordando il suo straordinario contributo alla difesa e alla divulgazione dei valori della pace, dell’uguaglianza e della libertà. Gravina ha dichiarato: “Ci ha lasciati Michele Montagano, cittadino benemerito di Campobasso, testimone instancabile degli orrori del nazi-fascismo e custode della memoria storica della nostra comunità. Michele Montagano non è stato solo un sopravvissuto ai campi di prigionia tedeschi, ma un vero e proprio faro di giustizia e di umanità. La sua testimonianza sugli orrori del passato è stata per noi tutti, e soprattutto per le giovani generazioni, un monito a non dimenticare mai. Il Molise oggi perde uno dei suoi figli più illustri, ma il ricordo di Michele Montagano resterà vivo nei cuori di tutti noi”.

Anche il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, ha voluto esprimere il suo cordoglio: “Mi associo al dolore della famiglia e del Molise intero per la scomparsa di Michele Montagano, che ha vissuto una delle pagine più buie della nostra storia. Classe 1921, Michele Montagano è sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti, salvando anche alcune vite. È stato testimone diretto di quel drammatico periodo, trasmettendoci, con le sue parole piene di emozione, la storia di quegli anni orribili. In questo giorno di lutto, ricordiamo uno degli eroi della storia della Resistenza italiana, che ha sempre dimostrato il suo orgoglio di essere molisano”.

Michele Montagano, con la sua straordinaria vita e il suo instancabile impegno nel testimoniare gli orrori del passato, lascia un’eredità di coraggio e memoria per continuare a ispirare le future generazioni sui valori di Patria e libertà.

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