Vertenza termoli

Vibac, firmato accordo in Regione. Sindacati: “Portato a casa miglior accordo possibile per lavoratori, ma resta rammarico”

Rappresentanti della Rsu Vibac e delle sigle sindacali Femca Cisl, Uiltec Uil e Confail, sono state ricevute oggi a Campobasso, negli uffici dell’Assessorato alle Attività Produttive, dove hanno firmato l’accordo quadro recentemente approvato – con schiacciante maggioranza – dai lavoratori. Un accordo che soddisfa i sindacati – “è, allo stato delle cose, la migliore soluzione possibile per i lavoratori” – che però non sottaciono alcuni motivi di rammarico, in primis per il comportamento dell’azienda, che produce nastri adesivi e che ha uno stabilimento a Termoli.

“Oggi si è chiusa una importante fase della trattativa relativa alla vertenza Vibac di Termoli. Dopo una lunga e sfiancante disputa che dura oramai da diversi anni, si è sottoscritto con l’Assessorato di competenza, con i tecnici della Regione e con i referenti aziendali un importante risultato che darà ulteriormente spazio a possibili e auspicati scenari futuri.

Pur se questo percorso non ha mai dato spazio a momenti di gioia, pur se la situazione è sempre molto preoccupante, abbiamo garantito, con l’accordo quadro firmato dall’Assessore alle Attività Produttive, dall’Assessore al Lavoro, dal Direttore delle Politiche per l’Occupazione, dalle Organizzazioni Sindacali femca, uiltec e confail, e dalla Vibac, con il supporto dei tecnici regionali, la garanzia che questo stabilimento industriale non scenda sotto le 80 unità lavorative”.

Il nodo centrale della discussione riguardava il futuro dei 59 lavoratori dello stabilimento di Termoli che non rientrano nel progetto di sviluppo industriale delineato dai vertici imprenditoriali. L’accordo firmato nella giornata odierna prevede un esodo volontario per i dipendenti in esubero, incentivato con somme comprese tra i 15.000 e i 20.000 euro lordi. E lo scenario dei licenziamenti – annunciata dai responsabili del gruppo a metà aprile per 90 operai su 139 a partire dal 10 luglio – è stato poi evitato grazie al rinnovo della cassa integrazione straordinaria fino a gennaio 2025 e al mantenimento di 80 addetti nella fabbrica molisana.

 

“Abbiamo bloccato – ricordano giustappunto i sindacati – la procedura di licenziamenti che, diversamente, sarebbero stati concretizzati entro il 10 luglio, abbiamo aperto contestualmente una procedura di esubero sulla non opposizione, quindi volontari, che saranno sostenuti con un incentivo all’esodo.
Abbiamo, inoltre, aperto una nuova opportunità per accedere a ulteriori 6 mesi di CIGS, ciò per dare modo alla società Vibac di riempire di nuove commesse lo stabilimento di Termoli.
Abbiamo, ulteriormente, assicurato ai lavoratori di Termoli la garanzia della copertura di verifiche periodiche, la prima adesso entro il mese di luglio, da parte del MIMIT.

Rimane il rammarico, relativamente a quanto dichiarato dall’azienda, che questo sito produttivo maturerà, a fine della cigs, una quantità di esuberi che non riescono a rioccupare, motivo per il quale si è cercato di individuare i lavoratori che, con incentivo all’esodo, con l’ammortizzatore sociale e con la NASPI, si riescano ad agganciare alla pensione.

Contemporaneamente, tutto ciò può essere anche propedeutico per attivare il progetto GOL che la Regione metterà in piedi per la formazione, ricollocazione e l’autoimpiego, col medesimo obiettivo di rioccupare il maggior numero di persone.

Come abbiamo sempre sostenuto dal primo momento, non possiamo fare salti di gioia finché ci saranno esuberi ma, tirate le somme crediamo, tenuto conto dei momenti drammatici che hanno coinvolto i lavoratori della Vibac e tenuto conto che circa 3 anni fa questa azienda era partita con una dichiarazione di esubero tale da far ipotizzare la chiusura dello stabilimento, di aver portato a casa, allo stato delle cose, la migliore soluzione possibile per i lavoratori”.

Più informazioni
leggi anche
Protesta vibac presidio
La vertenza
Vibac, Accordo Quadro approvato dai Lavoratori, si firma lunedì in Regione
commenta