L’autopsia, gli esiti dei rilievi scientifici e le testimonianze raccolte potrebbero portare a una svolta nelle indagini sulla morte di Costanzo Amoruso, il 74enne trovato senza vita e con profonde ferite alla testa nella sua abitazione il 5 luglio scorso a Isernia.
Il fascicolo aperto dalla procura di Isernia ipotizza l’omicidio volontario. La squadra Mobile sta indagando a 360 gradi e ha già ascoltato diverse persone, compresi i vicini di casa che hanno allertato il 113 per quella porta d’ingresso semi aperta da ore che li aveva insospettiti.
Amoruso viveva solo nell’appartamento di via Sanzio (quartiere San Lazzaro) dove si trovano le palazzine dello Iacp. E questo particolare potrebbe essere stato noto al suo assassino. Il suo corpo era in una stanza diversa da quella in cui sono state rinvenute le tracce di sangue. Ha cercato di chiedere aiuto prima di accasciarsi a terra? E’ stato spostato da qualcuno?
L’esame autoptico che mercoledì verrà eseguito all’ospedale Veneziale di Isernia, dove si trova la salma, potrà dire qualcosa in più anche sulla ferita alla testa e chiarire in che modo Amoruso se l’è procurata. La Procura conferirà l’incarico all’anatomopatologo Massimiliano Guerriero. Gli inquirenti confidano molto in questo esame perché potrebbe indirizzare le indagini verso la verità e spiegare ciò che oggi è ancora oscuro.
Potrebbe dire se, per esempio, c’è compatibilità con qualche arma o anche con qualche oggetto contundente portato via dalla Scientifica che ha fatto i rilievi nell’abitazione successivamente sottoposta a sequestro. Ma anche dire se quel taglio è frutto di una caduta accidentale in casa.
Come tessere di un puzzle, l’inchiesta sta provando a mettere assieme tutti gli elementi prima di formalizzare l’eventuale iscrizione sul registro degli indagati.
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