Reportage dal costa verde

Sospiro di aria fresca per villeggianti e operatori turistici: “Con il blocco dei camion al depuratore la puzza è sparita”. Salva la stagione, ora soluzioni a lungo termine

Reportage dalla marina di Montenero, che ha una capacità ricettiva di 15mila posti compromessa dagli odori nauseabondi provenienti dal depuratore Arap, dove abbiamo interpellato imprenditori del turismo e vacanzieri, concordi nell’affermare che il problema è di gran lunga ridotto da quando è entrata in vigore l’ordinanza della Regione Molise che stoppa i conferimenti esterni per tutta l’estate. Dal 15 giugno fino al 30 settembre, il depuratore potrà gestire solo i rifiuti canalizzati provenienti dal nucleo industriale di Vasto-San Salvo, bloccando tutti gli altri rifiuti, inclusi fanghi e scarti industriali. Una scelta senza precedenti, che però sembra aver centrato l’obiettivo.

Da quando l’ordinanza della Regione Molise ha bloccato i conferimenti esterni al depuratore di contrada Padula, la Costa Verde ha finalmente trovato un po’ di respiro. L’ordinanza, entrata in vigore il 15 giugno, è stata una boccata d’aria fresca, letteralmente e figurativamente, per gli operatori turistici e i villeggianti della zona. “La differenza è enorme,” racconta un turista del Trentino che è stato da queste parti altre volte, “La puzza che ci faceva chiudere le finestre la sera è praticamente scomparsa.”

Costa verde Montenero
Costa verde Montenero
Costa verde Montenero

Gli operatori turistici della zona sono unanimi nel riconoscere l’efficacia del provvedimento. Antonio Maroscia, del Residence Miraverde, tira un sospiro di sollievo: “Finalmente non dobbiamo più temere l’arrivo della sera. L’odore è quasi scomparso.” Anche il titolare della pizzeria Le Divine Follie conferma: “Il problema sembra in via di soluzione, la puzza è andata scemando man mano. Ora non si sente quasi più.”

Anche al porto turistico Marina Sveva hanno visto un cambiamento drastico. “I diportisti, che prima scappavano via dopo una notte per colpa della puzza, ora possono finalmente godersi la bellezza del nostro mare senza l’incubo degli odori,” raccontano. Qui sono stati investiti milioni nel porto, i cui lavori sono partiti intorno al 2009, e l’imprenditore patron dello scalo Italo Carfagnini era stato sul punto di avviare una causa legale con richiesta di risarcimento milionario contro i gestori del depuratore Arap, a gestione abruzzese ma i cui effetti deleteri sul fronte dei cattivi odori si ripercuotono su questa fetta di Molise, per i danni economici subiti.

Costa verde Montenero
Costa verde Montenero
Costa verde Montenero

La Costa Verde alla Marina di Montenero di Bisaccia ha straordinarie potenzialità turistiche, e per salvare la stagione si è ricorsi a un provvedimento senza precedenti, per il quale si sono battuti in prima persona sia il Governatore Francesco Roberti che il vice e assessore all’Ambiente Andrea Di Lucente. La marina, rinomata per le sue casette basse, le villette eleganti e una spiaggia incantevole, in netto contrasto con i palazzoni di cemento della vicina Marina di San Salvo, ha una capacità ricettiva di circa 15mila posti. La zona attira turisti da tutta Italia, in particolare dal nord. Ma la puzza è stata per anni, ogni estate, come una spada di Damocle sulla testa (e sulle narici) di migliaia di persone. Recentemente, la situazione è migliorata notevolmente grazie all’ordinanza della Regione Molise che ha bloccato i conferimenti esterni al depuratore di contrada Padula.

Il depuratore di Montenero di Bisaccia in contrada Padula

L’assessore all’Ambiente Andrea Di Lucente ha spiegato che il blocco dei conferimenti esterni è una misura necessaria per salvaguardare la stagione turistica. “Abbiamo posto un freno ai conferimenti per tutta l’estate, permettendo al depuratore di gestire solo i rifiuti canalizzati,” ha detto Di Lucente. La sindaca di Montenero, Simona Contucci, aveva ribadito l’urgenza di risolvere il problema: “Non è accettabile che i molisani paghino un prezzo così alto. Speriamo che ARAP collabori finalmente per trovare soluzioni durature.”

Intanto, mentre i camion sono stati bloccati e al di là dei rifiuti ordinari non arrivano carichi di sostanze speciali nell’impianto di contrada Padula, si torna a respirare. La Regione Molise ha adottato misure straordinarie per affrontare i persistenti cattivi odori provenienti dal depuratore di contrada Padula a Montenero di Bisaccia, che compromettono la stagione turistica. Dal 15 giugno al 30 settembre, il depuratore potrà gestire solo rifiuti canalizzati dal nucleo industriale Vasto-San Salvo, bloccando ulteriori conferimenti esterni. Il depuratore in minima parte smaltisce anche reflui civili della zona, liquami prodotti da Montenero, da San Salvo Marina e da Vasto Marina, oltre che dalla zona industriale sansalvese. Questi possono continuare a confluire nell’impianto, ma tutto il resto – per il momento – no. Ed è la prima volta che accade.

Campeggio Sabbiadoro

Il risultato? “Si sente” racconta Luca, il proprietario del campeggio Sabbiadoro. “La differenza è enorme,” afferma con un sorriso. “La puzza è praticamente scomparsa.” Originario di Modena, Luca gestisce il campeggio Sabbiadoro da oltre vent’anni e ha visto la situazione peggiorare progressivamente sul fronte degli odori fino a quest’anno. Il campeggio, che può ospitare fino a 800 persone tra roulotte, case mobili, casette in muratura e tende, è noto per la sua attenzione all’ambiente e per l’ampia gamma di servizi offerti. Prima dell’ordinanza, i cattivi odori provenienti dal depuratore di contrada Padula erano un problema serio. “Ora, grazie al blocco dei camion, ci godiamo le serate all’aperto senza doverci turare il naso,” racconta un ospite molisano che trascorre qui i fine settimana estivi. La riduzione delle emissioni odorigene ha avuto un impatto immediato e positivo.

Campeggio Sabbiadoro
Campeggio Sabbiadoro
Campeggio Sabbiadoro

Il depuratore di contrada Padula, gestito da ARAP, è stato costruito circa 40 anni fa e smaltisce una vasta gamma di scarti industriali, inclusi fanghi di vernici, scarti di tessuti animali e inchiostri, provenienti principalmente dall’Abruzzo. La sua anomalia è rappresentata dal fatto di essere un impianto in terra molisana gestito da un ente abruzzese, l’Arap, Azienda regionale Attività produttive dell’Abruzzo, per tramite del proprio ‘braccio operativo’ cioè l’Arap Servizi.  Da molti anni è al centro di diverse problematiche legate alla gestione inefficace e agli odori sgradevoli che genera, con conseguenti danni al turismo locale. Nonostante i finanziamenti ottenuti (circa 2,3 milioni di euro per progetti di miglioramento), la criticità non è stata risolta. Almeno, non è stata risolta fino a ora, quando il blocco dei mezzi ha alleggerito l’aria rendendola finalmente respirabile, come tutti confermano qui tra la marina e i campeggi a ridosso della spiaggia.

Il problema degli odori non ha colpito solo il turismo molisano, ma anche quello abruzzese. Sono proprio gli abruzzesi – ironia della sorte – che possiedono e gestiscono attività turistiche al Costa Verde, e subiscono direttamente i danni economici causati dalla puzza del depuratore. Italo Carfagnini, presidente del porto turistico Marina Sveva, è solo un esempio. Abruzzese anche lui, ha lamentato perdite significative, con i diportisti che evitavano la zona a causa degli odori insopportabili.

La storia del depuratore di contrada Padula è complessa. Costruito circa 40 anni fa, ha subito pochi adeguamenti e minimi investimenti, insufficienti evidentemente a risolvere il problema dei cattivi odori. Da qualche mese è stato coperto il canalone esterno, rimasto per anni e anni come una immensa fognatura a cielo aperto, con segnalazioni che fioccavano. Residenti e turisti hanno contattato più volte la Prefettura, il Comune e Arap Servizi, l’ente gestore. Alcuni titolari di camping hanno denunciato il problema per anni, evidenziando come gli scarichi industriali e il percolato fossero la causa principale degli odori.

La sindaca Simona Contucci ha combattuto a lungo per risolvere il problema, trovando un alleato nell’assessore all’Ambiente Andrea Di Lucente. Grazie alla loro azione, l’ordinanza ha portato a un significativo miglioramento della qualità dell’aria al Costa Verde.

Contucci di Lucente depuratore montenero

La strada verso una soluzione a lungo termine è ancora incerta. La collaborazione tra Molise e Abruzzo è essenziale per modernizzare il depuratore e ridurre le emissioni odorigene. Di sicuro ora l’ordinanza della Regione Molise ha dimostrato che un’azione decisa può portare a risultati tangibili. La sfida è mantenere questi risultati e garantire che la Costa Verde possa continuare a prosperare, senza i cattivi odori che hanno compromesso il suo potenziale turistico per troppo tempo. Gli operatori turistici e i residenti sperano che le soluzioni temporanee diventino permanenti. “Questa zona del Molise è un paradiso, può diventare un modello di turismo sostenibile e di qualità e il nostri augurio è che si lavori per questo, tutti insieme” sintetizza Maroscia, che stasera cenerà all’aperto come i suoi ospiti, che si godono la giornata tra mare e solarium in piscina. “Finalmente non ci dobbiamo rinchiudere in casa all’ora di cena”.

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