Crisi idrica

Siccità, situazione drammatica per Occhito: il livello dell’acqua prossimo al “volume morto”

La disponibilità idrica ad oggi è sceso drammaticamente a 79 milioni, lo stesso periodo dell'anno scorso era di 199milioni. Il cosiddetto “volume morto”, fissato a 40 milioni di metri cubi, è il parametro necessario per garantire un’adeguata gestione dell’acqua. Ma si rischia che il livello scenda a breve ulteriormente

Lago di Occhito: la siccità riduce drasticamente il livello dell’acqua sul confine tra Molise e Puglia

Le instabilità meteorologiche delle ultime 48 ore sono servite a nulla: l’emergenza idrica è sempre più grave. Il lago di Occhito è cartina tornasole di quanto sta accadendo sul territorio a causa della crisi idrica e la situazione “potrà solo peggiorare perché da venerdì 26 luglio tornerà la stabilità atmosferica”, scrive il meteorologo Gianfranco Spensieri.

Dicevamo, il lago di Occhito. E’ un’importante risorsa idrica per Molise e Puglia. Un invaso artificiale, creato per soddisfare le esigenze agricole e potabili della zona. Il calo dell’acqua che si registra da mesi, ancor più in questi ultimi giorni, adesso però è preoccupante.

Le ultime rilevazioni effettuate dal Consorzio per la bonifica della Capitanata di Foggia hanno messo in luce la preoccupante diminuzione della disponibilità idrica del lago di Occhito. La disponibilità idrica ad oggi è sceso drammaticamente a 79 milioni. Solo il 23 luglio 2023, il volume registrato superava i 199 milioni di metri cubi. I dati attuali, dunque, indicano un inesorabile trend verso il prosciugamento.

La situazione è allarmante se si considera che la capacità totale del lago di Occhito è di 333 milioni di metri cubi, di cui 250 milioni sono utilizzabili per le varie necessità del territorio.

Il cosiddetto “volume morto”, fissato a 40 milioni di metri cubi, è il parametro necessario per garantire un’adeguata gestione dell’acqua. Ma con i livelli e l’andamento attuale è evidente che si va verso un calo ponderoso e rischioso.

Il calo del livello dell’acqua dell’invaso mette a rischio il settore agricolo e quello zootecnico, infatti la disponibilità idrica per l’irrigazione è sempre più limitata. Non solo, la riduzione dell’acqua potrebbe influenzare anche l’approvvigionamento potabile per le comunità locali.

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