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Sanità, verso lo sblocco di 30 milioni per il Molise. E la speranza di uscire dal commissariamento

La Regione Molise è in regola rispetto agli adempimenti sanitari per gli anni 2015 e 2016 per cui dovrebbe a breve ricevere 30 milioni di euro per premialità pregresse. Soddisfatto il Comitato San Timoteo: "Con questi fondi si potrebbe uscire da Commissariamento"

Una notizia controcorrente e – una volta tanto – di segno positivo. La Regione Molise è in regola rispetto agli adempimenti sanitari per gli anni 2015 e 2016 e questo potrebbe – presto – equivalere allo sblocco di 30 milioni di euro di premialità, appunto pregresse.

Lo hanno reso noto il commissario alla Sanità Marco Bonamico e il suo sub Ulisse Di Giacomo e il direttore generale della Sanità regionale Lolita Gallo.
Il Tavolo tecnico interministeriale, relativamente agli adempimenti previsti per gli anni 2015 e 2016, ha ultimato la verifica della documentazione presentata nel corso di questi mesi dalla Struttura Commissariale e dalla Direzione Generale della Salute della Regione Molise, chiudendo l’istruttoria e dichiarando la Regione Molise finalmente ‘adempiente’”.

Ciò comporterà che a breve ci sarà lo sblocco di circa 30 milioni di euro di premialità pregresse che i ministeri affiancanti avevano trattenuto, risorse straordinarie su cui la Regione potrà contare e che vanno ad aggiungersi alla quota ordinaria spettante del Fondo Sanitario Regionale.

Entusiasta il commento del Comitato San Timoteo che incita: “Ora, uniti nella battaglia” riferendosi a quella che porterebbe all’uscita dall’ultradecennale commissariamento e, si spera, al famigerato ‘Decreto Molise’ che farebbe superare lo scoglio del Decreto Balduzzi.

“L’aver ottenuto dal Tavolo Tecnico Interministeriale lo sblocco di circa 30 milioni di euro di premialità, avendo finalmente ottemperato agli adempimenti previsti per gli anni 2015 e 2016, è certamente un’ottima notizia e un buon risultato ottenuto dai Commissari (Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo) e dal Direttore Generale della Salute del Molise (Lolita Gallo) per il lavoro svolto.

La disponibilità di tale somma potrà consentire di ridurre, se non azzerare, il disavanzo di gestione dell’anno corrente e, molto probabilmente, anche quello della gestione del servizio sanitario regionale per il prossimo anno, il 2025.

Ciò consentirà, ed è l’unica via maestra per uscire dal Commissariamento in base alle norme vigenti in materia, di avere per due anni consecutivi il pareggio di bilancio nella gestione dei conti del servizio sanitario regionale.
Significa che, se tutto va bene, l’anno prossimo, il 2026, potrà cessare il Commissariamento, pur restando nel piano di rientro come altre regioni, e tornare al Consiglio regionale del Molise la programmazione del servizio sanitario.

Per quanto riguarda le criticità dovute al famigerato DM 70/2015, decreto Lorenzin più noto come decreto Balduzzi, si resta dell’avviso che il percorso per giungere a un nuovo decreto è lungo e tortuoso e quindi presumibilmente i tempi sono ancora lunghi. A tal riguardo si ricorda che già il precedente Governo, con il Ministro Speranza, aveva prodotto una bozza che, per il Molise, risultava persino peggiorativa e fu accantonata.
Con il nuovo Governo Meloni e il Ministro Schillaci, quasi a due anni dall’insediamento, è stata costituita finora una Commissione di circa 90 componenti: esperti e rappresentanti di categoria, per giungere a proporre una nuova proposta di decreto che dovrà avere in primis il benestare da parte della Conferenza Stato-Regioni per poi proseguire nell’iter parlamentare.

Motivo per cui riteniamo che, per poter superare le criticità ataviche presenti nel nostro servizio sanitario regionale, occorra un provvedimento legislativo, il famigerato Decreto Molise, che contempli le deroghe necessarie all’attuale DM 70/2015.

Motivo per cui si torna a chiedere all’intera classe dirigente molisana di evitare qualsiasi forma di strumentalizzazione, di accantonare le posizioni e i colori politici di parte e, tutti insieme, ognuno per quanto di competenza, condurre questa battaglia a salvaguardia del diritto alle cure e alla salute dei molisani”, così il presidente del Comitato, Nicola Felice.

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