Numeri e valutazioni

Pineta e dune di Petacciato: ricchezza per i turisti, fonte di guai per i residenti: analisi e proposte in una tesi di laurea

Oltre 400 persone intervistate per capire la percezione del valore ambientale e turistico che pineta e dune di Petacciato marina hanno per chi le vive quotidianamente o solo d’estate: con risultati spesso differenti. “Fondamentale coinvolgere la comunità locale”

La pineta e le dune di Petacciato rappresentano un potenziale turistico, oltre che ambientale, o sono viste come il freno allo sviluppo del centro costiero molisano? La domanda di fondo, racchiusa in un questionario di oltre trenta quesiti, era fondamentalmente questa. A rispondere sono state oltre 400 persone, per la precisione 417, che hanno gentilmente deciso di far parte del campione analizzato per la tesi di laurea in Aree protette e Biodiversità dal titolo “Pineta e dune di Petacciato: percezione del valore ambientale e turistico”, realizzata dall’autore di questo articolo con la guida e i preziosi consigli della relatrice, la professoressa Angela Stanisci, per il corso di laurea in Scienze Turistiche, indirizzo Turismo e Sviluppo Locale, nella sede di Termoli dell’Università degli Studi del Molise. 

La pineta, le dune e il Centro di educazione ambientale di Petacciato Marina fanno parte del Sito di interesse comunitario ‘Foce Trigno Marina di Petacciato’. La Zona di conservazione speciale, situata lungo la costa adriatica del Molise, si estende per circa 747 ettari compresi tra Montenero di Bisaccia, Petacciato e Termoli. Un’area non certo sconosciuta per la professoressa Angela Stanisci, la quale proprio a Petacciato marina negli anni passati ha guidato il team che si è occupato del progetto Life Maestrale, realizzato con fondi europei, e capace di migliorare la conservazione della biodiversità costiera del Molise, affrontando minacce come l’invasione di specie esotiche e la pressione antropica.

La tesi è nata con l’obiettivo di analizzare prima di tutto che immagine hanno le persone di quello che per molti è una sorta di paradiso inesplorato, per altri una fonte di problemi. È così che durante lo scorso inverno centinaia di persone hanno avuto l’opportunità di compilare un questionario somministrato esclusivamente online. La diffusione è avvenuta tramite i social network come WhatsApp, Facebook e Instagram, mentre raccolta ed elaborazione dei dati sono state effettuate tramite Google Forms. Fra le 417 persone intervistate, è emersa una leggera prevalenza di partecipanti residenti in altri paesi del Molise (183 intervistati per il 43,6% del campione), mentre gli abitanti di Petacciato che hanno risposto al questionario sono stati invece il 37,6%, vale a dire 157 persone. Infine 78 persone pari al 18,7% abitano in un paese fuori dal Molise.

pineta dune petacciato

 

Il questionario è stato suddiviso in 12 sezioni. Per ognuna delle domande a risposta multipla, l’intervistato aveva di fronte quattro possibili scelte, con una scala di valori che comprendeva Molto, Abbastanza, Poco e Per Niente come risposte. Ogni sezione del questionario ha preso in esame uno specifico settore dell’area analizzata: quindi benefici e rischi della pineta, delle dune e del Centro di educazione ambientale (CEA) e delle passerelle in legno sulla spiaggia. Oltretutto, gli intervistati hanno avuto modo di proporre soluzioni con domande a risposta aperta. La parte conclusiva ha dato modo al campione preso in esame di esprimersi su possibili usi di fondi privati o in alternativa di stanziamenti pubblici comunali, per la manutenzione e la valorizzazione delle aree. 

Molti partecipanti hanno espresso apprezzamento per la bellezza naturale e sottolineato l’importanza di preservare questo patrimonio ambientale. Quel che più salta agli occhi è che sono emerse notevoli differenze tra le opinioni dei residenti e quelle dei turisti.

In particolare i petacciatesi hanno espresso maggiori preoccupazioni riguardo alla manutenzione, alla sicurezza e alla pulizia evidenziando la necessità di interventi per migliorare l’accessibilità e la gestione dell’area. Viceversa, i turisti hanno sottolineato l’importanza della promozione turistica e delle infrastrutture per attrarre visitatori. Molti hanno apprezzato la bellezza naturale e la biodiversità chiedendo però miglioramenti per favorire un turismo sostenibile.

Caso emblematico è quello relativo alla sicurezza all’interno della pineta. Il 37% dei residenti percepisce un elevato problema di sicurezza, rispetto al 20,9% del campione globale. In aggiunta, il 15% dei residenti vede un rischio alto di incontri con animali selvatici (cinghiali in primis), contro il 7% del campione globale. Ma è singolare notare come solo il 47,1% dei residenti ritiene che la pineta migliori molto la qualità dell’aria, contro il 54,7% del campione globale. E ancora: oltre il 75% del totale degli intervistati vede un potenziale ricreativo e turistico nella pineta ma i petacciatesi sono più critici e un terzo dei residenti vede un potenziale turistico limitato o nullo. Su una cosa sono quasi tutti d’accordo: così com’è la pineta rappresenta un altissimo pericolo di propagazione incendi, a causa della scarsa manutenzione: il rischio di roghi è considerato concreto da oltre l’87% degli intervistati.

Passando al tema delle dune, gli abitanti di Petacciato attribuiscono meno valore ambientale e di biodiversità alle dune rispetto a quanto fanno i turisti (48,4% contro 60,4%). Ma a ulteriore dimostrazione come sia necessario agire sull’informazione e la conoscenza in primis della popolazione locale, va sottolineato un altro dato: solo il 28,7% dei residenti considera le dune come una barriera molto efficace contro l’erosione costiera, rispetto al 39,8% dei turisti.

grafici tesi pineta dune

 

In epoca di cambiamenti climatici e con un’erosione che ha praticamente cancellato uno dei lidi di maggiore richiamo turistico degli ultimi anni proprio a Petacciato, unico nel suo genere, è singolare che non si abbia percezione di quanto le dune possano essere un alleato in questo senso. Fra le risposte aperte, quelle in cui si è dato spazio alla libera espressione degli intervistati, più d’uno ha scritto “preferirei eliminarle”, ignorandone completamente il valore ecologico.

L’altra sezione principale, quella relativa al Centro di educazione ambientale  e le passerelle in legno, manufatti realizzati nel corso degli ultimi anni. Molti vedono il CEA e le passerelle come strutture che migliorano l’accessibilità alla spiaggia, ma affiora incertezza sulla loro efficacia nella protezione delle dune. Le opinioni sono divergenti sull’utilizzo dell’area e sulla sua gestione futura. La manutenzione è vista come un’importante responsabilità comunale, mentre l’assenza di interventi è considerata un rischio per la sicurezza. È interessante notare che buona parte degli intervistati sarebbe disposto a dare un piccolo contributo per la loro manutenzione coadiuvando quanto si può realizzare con i fondi pubblici. 

Nello specifico oltre l’85% degli intervistati sarebbe favorevole a mantenere in forma pubblica il CEA e le passerelle lasciandone l’uso gratuito. Il campione è invece diviso sulla proposta di affidare il CEA a privati per eventi a pagamento: il 29,5% degli intervistati ha risposto “Molto”. Tra i residenti la percentuale dei favorevoli cresce e tocca il 39,5% alla risposta “Molto”, mostrando un maggior gradimento per questa idea rispetto al campione generale. Infine sono tanti a chiedere un potenziamento della sicurezza con telecamere: il 55,6% degli intervistati è molto favorevole. Tra i residenti, i molto favorevoli arrivano al 64,3%.

La tesi discussa in sede di laurea a Termoli lo scorso 11 luglio, si conclude con una serie di proposte. Per la conservazione ambientale, viene suggerito un piano di manutenzione regolare per la pineta, con interventi periodici di pulizia, rimozione di rifiuti e gestione del sottobosco per prevenire incendi. È ritenuto essenziale mantenere dissuasori e passerelle in legno per proteggere le dune dal calpestio e dal degrado.

In termini di sensibilizzazione ed educazione, la tesi raccomanda campagne informative per educare la comunità e i visitatori sull’importanza dell’area, utilizzando materiali didattici, pannelli informativi e visite guidate. Eventi al CEA, in collaborazione con le scuole locali, vengono proposti per aumentare la consapevolezza ambientale e coinvolgere gli studenti in attività pratiche di conservazione.

Per la gestione e sviluppo sostenibile, è considerato cruciale coinvolgere la comunità locale nelle decisioni attraverso consultazioni pubbliche periodiche, programmi di volontariato e promozione di un turismo sostenibile. Questo può includere lo sviluppo di infrastrutture turistiche eco-compatibili e la promozione del CEA come attrazione turistica.

Non da ultimo, è ritenuto essenziale garantire un uso trasparente ed efficiente dei fondi pubblici, con monitoraggio continuo dei progetti finanziati, oltre a cercare partnership con enti pubblici e privati per ulteriori finanziamenti, fattore vitale per la sostenibilità economica delle iniziative.

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