Il punto

Movida a Isernia: alla ricerca di equilibrio fra le esigenze di chi vive nel borgo e quelle di chi ci lavora

Il sindaco Castrataro affronta il tema: esteso l’orario in cui è possibile diffondere la musica nei week end, presto dispositivi per il rilevamento delle emissioni sonore. Il Comitato Centro Storico non torna indietro: una società sana non abbandona i pochi per soddisfare i molti, i residenti costretti a sopportare schiamazzi e rumori fino a tarda notte, la qualità della vita non può essere sacrificata sull’altare della propaganda politica

Il caso (o meglio, il caos) movida nel centro storico di Isernia è stato affrontato di petto dal sindaco che oggi ha incontrato la stampa con l’obiettivo di fare chiarezza.

Dopo le polemiche (anche politiche, arrivate dai consiglieri Mancini e Barone tra gli altri) e le tensioni nelle ultime settimane, il primo cittadino Piero Castrataro ha voluto spiegare i vari passaggi di una vicenda complessa alla quale – ha detto – “contrariamente a quanto qualcuno vuol far credere, stiamo riservando grande attenzione”.

Castrataro ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione nel conciliare le esigenze delle diverse anime del centro storico, affermando che “lo stiamo facendo con delle soluzioni concrete, come credo mai era stato fatto in passato.” Tra le misure adottate, il sindaco ha firmato un’ordinanza che estende l’orario in cui è possibile diffondere musica fino all’una di notte durante i week-end e i prefestivi.

Parallelamente, l’amministrazione sta installando dispositivi per il rilevamento delle emissioni sonore, all’origine della decisione di limitare la movida. Il sindaco ha chiarito che questi strumenti non sono vessatori o sanzionatori ma servono a promuovere una autoregolamentazione nell’interesse di tutti, siano essi esercenti, frequentatori dei locali e residenti.

“Con tutti loro il dialogo è costante,” ha assicurato, sottolineando l’importanza di tutelare chi ha attività imprenditoriali, chi vuole divertirsi e chi desidera vivere serenamente nel centro storico.
Massima la disponibilità dell’Amministrazione comunale nel concedere eventuali deroghe per l’organizzazione di eventi, al fine di sostenere la buona riuscita delle iniziative dei locali. “In una comunità occorre venirsi incontro, nel rispetto di ciascuno. Sono sicuro che il percorso intrapreso sarà proficuo,” ha chiosato, criticando le strumentalizzazioni e le polemiche recenti.

Solo qualche ora prima dell’incontro con la stampa, è entrato nella querelle il Comitato Centro Storico. “La questione movida è di natura sociale e non può essere sottovalutata, una società sana non abbandona i pochi per soddisfare i molti,” hanno dichiarato dal Comitato, evidenziando la necessità di rispetto reciproco e tutela dei diritti di tutti i cittadini, specialmente quelli più vulnerabili.

Equilibrio e rispetto delle regole di civiltà, le parole chiave del ragionamento dei componenti del Comitato Centro Storico di Isernia che hanno rimarcato quale è il cuore del problema: i residenti costretti a sopportare musica ad alto volume, rumori e schiamazzi fino a tarda notte. “Il benessere e la qualità della vita di tutti i cittadini è una priorità assoluta che non può essere sacrificata sull’altare del divertimento o della propaganda politica,” hanno affermato, difendendo i valori di vivibilità e coesione sociale che ha sempre sostenuto.

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