Campobasso

Malatesta Urban Camp: la collaborazione tra associazioni premia la manifestazione al centro della città

Ottima affluenza di pubblico negli eventi coordinati dagli associati Malatesta che per tre giorni hanno 'occupato' l'area dell'ex stadio Romagnoli

Si è chiuso ieri sera, 30 giugno, il Malatesta Urban Camp, la tre giorni di eventi musicali, artistici e sportivi organizzata dall’omonima associazione campobassana sull’area dell’ex stadio Romagnoli.

Una location diversa dalle sponde del lago di Castel San Vincenzo quella scelta per l’edizione 2024 in cui sono stati festeggiati i i vent’anni dell’associazione: un’ottima affluenza di pubblico registrata al centro della città dove sono state tantissime le attività: dibattiti pubblici (come quello sulla centrale idroelettrica a Pizzone o sul testamento biologico), gare e prove sportive, dj set, il concerto, attesissimo e gratuito de La Famiglia nella serata di sabato 29. E poi, naturalmente, decine di artisti che, bomboletta alla mano, hanno rinnovato il muro della Curva Sud. Un live panting permanente che ha regalato tante nuove opere destinate ad entrare in quel tour sui murales di Campobasso che si arricchisce di edizione dopo edizione del Draw the line, l’iniziativa più nota e longeva degli associati Malatesta.

Malatesta urban camp
Malatesta urban camp
Malatesta urban camp

La buona riuscita dell’Urban Camp non sarebbe stata possibile senza la collaborazione con tante altre associazioni presenti sul territorio: ai Malatesta va il merito di averle coordinate e coinvolte, a loro quello di aver portato la loro esperienza anche ad un pubblico più generalista o che, per la prima volta, ha voluto provare discipline ‘alternative’ quali l’arrampicata, lo skate, la pole dance o la danza aerea. 

L’area ristoro, la presenza del maxi schermo per la partita, il tempo stabile e caldo sono stati altri ingredienti di quel mix che ha contribuito al successo della manifestazione in cui hanno trovato posto anche un’edizione speciale di Campobazar (il mercatino dello scambio, del baratto e del riciclo) o banchetti informativi come quello del vivacissimo collettivo artistico femminile Spore. La sensazione, se di questo si può parlare, è che Campobasso stia percorrendo una via per  evolversi e modernizzarsi. Un fermento artistico e culturale si respira in città e la sta spingendo verso un processo di innovazione e sostenibilità che guarda al futuro. Processo incarnato anche da iniziative come l’Urban Camp dei Malatesta.   (AD)

Malatesta urban camp
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