La Sagra del Scescille raccontata da un giovanissimo termolese. “Tutto buono e bello, peccato che…”

Un ragazzo di Termoli, Marco Recinella di 17 anni, è andato con un amico alla Sagra del Scescille a Termoli, sabato sera, e ha raccontato la sua esperienza, con alcune considerazioni che condividiamo con i lettori. "Un'altra cosa che mi ha fatto riflettere è stato vedere tanti bambini seduti ai tavoli con i loro telefoni. Quando ero piccolo, correvamo e giocavamo all'aperto durante queste feste, ed è un peccato vedere che oggi i bambini preferiscono stare davanti a uno schermo..."

Ieri sera sono andato alla Sagra del Scescille con un mio amico e devo dire che è stata una bella esperienza. L’atmosfera era quella tipica delle sagre di paese: calda, accogliente e familiare. È stato bello ritrovare quel senso di comunità che a volte manca nella vita di tutti i giorni.
Il cibo era delizioso. Il scescille era davvero buono e, accanto, ci hanno servito anche la pesca in acqua e vino. Il vino, la gassosa, una bella fetta di pane e un pò di musica che non guasta mai. È stato un vero piacere riscoprire questi sapori.
Mi è dispiaciuto un po’ che non ci fosse una band a suonare dal vivo. La musica live avrebbe reso l’atmosfera ancora più festosa e coinvolgente. Un’altra cosa che mi ha fatto riflettere è stato vedere tanti bambini seduti ai tavoli con i loro telefoni. Quando ero piccolo, correvamo e giocavamo all’aperto durante queste feste, ed è un peccato vedere che oggi i bambini preferiscono stare davanti a uno schermo.
Alla sagra c’era solo la bancarella del scescille, ma la qualità del cibo compensava la mancanza di varietà. In definitiva, nonostante qualche piccolo difetto, la Sagra del Scescille Termolese resta un appuntamento che consiglio di non perdere, soprattutto per chi ama ritrovarsi in un clima genuino e tradizionale.

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