Danni del maltempo

La grandine ha distrutto auto, raccolti e oliveti: Larino chiede lo stato di calamità

La furia del ghiaccio ha devastato il centro storico e gli uliveti in fiore. Danni ingenti a veicoli, edifici e colture.

 

Il 26 giugno Larino è stata colpita da una grandinata senza precedenti, con chicchi grandi come palline da pingpong, del diametro di 4-5 centimetri. Le conseguenze sono state devastanti: auto con vetri infranti e carrozzerie ammaccate, tavolini di bar e ristoranti bucati, pensiline e finestre danneggiate, vegetazione completamente distrutta.

Il centro storico è stato uno dei luoghi più colpiti, con danni seri a decine di auto, vetri e parabrezza infranti e carrozzerie rovinate. Ma la furia del ghiaccio non ha risparmiato nemmeno le campagne circostanti. Gli uliveti, in piena fase di fioritura, hanno subito gravi danni, mettendo a rischio la produzione futura.

“A essere colpito è stato soprattutto il centro storico” ha spiegato il sindaco di Larino, Pino Puchetti. “La grandine ha causato danni seri a decine di auto, infrangendo vetri e parabrezza e rovinando le carrozzerie. Anche le zone agricole rurali, in particolare gli uliveti, sono state gravemente danneggiate.”

L’amministrazione comunale ha già richiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Molise e al governo nazionale. La richiesta, formalizzata il 27 giugno, ha l’obiettivo di ottenere risorse finanziarie speciali per coprire le spese e riportare gradualmente Larino alla normalità. Altri comuni del territorio, come San Martino in Pensilis e Ururi, stanno valutando di fare lo stesso.

La stima dei danni è ancora in corso, ma è chiaro che l’impatto sulla comunità e sull’economia locale sarà significativo. La speranza di Larino è che le autorità regionali e nazionali rispondano rapidamente.

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