Dopo la diffida del sindaco

Il Ministero (finalmente) rispetta la sentenza del Tar e ripristina l’autonomia della scuola di Ripalimosani

Dopo una lunga battaglia, il tribunale amministrativo aveva ordinato (il 12 marzo scorso) il ripristino dell’autonomia scolastica dell’istituto Dante Alighieri. Oggi, l'ufficio scolastico regionale ha comunicato la riattivazione del codice meccanografico di identificazione (CBIC830003) dell’Istituto comprensivo

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha finalmente dato seguito alla sentenza n.74/2024 del Tar Molise che – dopo una lunga battaglia – ha ordinato il ripristino dell’autonomia scolastica dell’istituto Dante Alighieri di Ripalimosani. Così – scrive in una nota l’ufficio scolastico regionale del Molise – è stato riattivato il codice meccanografico di identificazione (CBIC830003) dell’Istituto comprensivo di Ripalimosani.

“L’Ufficio scolastico del Molise – conclude la nota – per quanto di sua competenza, provvederà in tempi brevi ad effettuare tutte le procedure amministrative previste”. Il provvedimento che non tagli la scuola di Ripa, arriva – in realtà – dopo la diffida del sindaco Marco Giampaolo e l’attivazione della procedura del giudizio di ottemperanza. Era il 12 marzo scorso quando il Tar del Molise ha annullato il provvedimento della Regione Molise che cancellava la presidenza dell’istituto “D.Alighieri” per “salvare” le scuole di Termoli e Venafro.

Quindi il ricorso del sindaco e la sentenza del Tar. Ma nonostante la battaglia legale e l’altolà della giustizia nei confronti di Regione e Ministero, al verdetto non c’era stato alcun seguito.

“Nonostante la diffida del nostro avvocato alla quale non è stata data alcuna risposta, l’Usr – aveva scritto in una nota Giampaolo – ha addirittura prodotto nuovi atti successivi alla sentenza, nei quali questa viene assolutamente ignorata e viene data invece esecuzione alla delibera del consiglio regionale annullata dal Tar. Un fatto gravissimo che, oltre ai possibili risvolti penali, va oltre il caso stesso. Un comportamento preoccupante e assolutamente inaccettabile. Per questo non esiteremo a rivolgerci a tutti gli organi competenti”.

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