I sindacati restano preoccupati per la questione Gigafactory e chiedono un incontro in Regione, nello specifico al presidente Roberti e all’assessore alle attività produttive Di Lucente, prima del nuovo incontro – cui anche loro parteciperanno – con l’azienda Stellantis previsto al Mimit per il 7 agosto, come annunciato dalla stessa istituzione regionali a poche ore dal confronto avuto col Ministro Urso.
Le Segreterie territoriali delle organizzazioni sindacali FIM, UILM, FIOM, FISMIC e
UGLM, avendo bene a mente le “criticità dovute dagli effetti della transizione all’elettrico e delle difficoltà che il tessuto industriale metalmeccanico legato al settore automotive dell’intera regione sta attraversando, e visto soprattutto le preoccupazioni di migliaia di cittadini, lavoratrici e lavoratori che quotidianamente rappresentiamo, in merito alle ltime dichiarazioni in sede ministeriale da parte dei vertici di A.C.C., con la possibilità che la più grande occasione italiana di riconversione, ovvero la realizzazione da parte di ACC stessa della terza Gigafactory europea, possa davvero essere rimessa in discussione”, chiede un incontro “per esser meglio informati sui i contenuti discussi in sede ministeriale in merito alla recente convocazione della Regione Molise presso il MIMIT di Roma da parte del Ministro Urso, proprio sul tema Stellantis e Gigafactory”.
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A seguito di quell’incontro, il Governatore aveva parlato di “incontro utile per fare il punto della situazione e per dimostrare come Governo, delegazione parlamentare molisana e Regione Molise stiano lavorando per il sito industriale di Termoli in prospettiva futura con la Gigafactory e, nell’immediato, per preservare i livelli occupazionali di tutto l’indotto automobilistico dell’area industriale del basso Molise”.
La ‘voce’ di Acc è risuonata poi nei giorni scorsi a Termoli, con Tommaso Pavoncello ospite del Festival del Sarà e che aveva rassicurato circa la realizzazione del progetto che però, come noto a tutti, ha subito uno stop (sine-die) proprio per il rallentamento che la transizione all’elettrico sta subendo e subirà.