Campobasso

Comune, è tempo di ricorsi: il fronte progressista prova a strappare il premio di maggioranza, il centrodestra punta al riconteggio di 201 schede nulle

Voci di corridoio confermano che il Pd sarebbe pronto al deposito dell’istanza tesa all’interpretazione della normativa non applicata all’esito del voto di ballottaggio

Quella che fino a qualche settimana fa era considerata una ipotesi, un’idea sulla quale confrontarsi, sembra sia diventata una ‘solida realtà’: il ricorso del fronte progressista, ormai maggioranza (seppure per due voti) al Comune di Campobasso sarebbe pronto. Mancherebbe qualche rifinitura per la presentazione. Il deposito, nel linguaggio legale.

Sarebbe il Partito Democratico la testa di ariete intenzionata a chiedere lumi circa l’interpretazione della norma sul famigerato premio di maggioranza, non attribuito alla sindaca Marialuisa Forte. Che, quando si cominciava a palesare la possibilità di presentare ricorso, non l’aveva nemmeno.

Le cose sono cambiate quando, nel corso del secondo Consiglio dell’era Forte, è arrivato il colpo di scena: il passaggio nel fronte progressista dei consiglieri Varra e Madonna che hanno costituito il gruppo “Campobasso Viva” e hanno fornito i numeri (seppur risicati) per governare.

Ma il Pd ritiene che occorra capire bene se la norma sia stata interpretata e applicata nella maniera corretta e quindi ad aprire alla possibilità di ridisegnare la mappa dei seggi in Consiglio: il presupposto giuridico – come già anticipato da primonumero.it – consiste nel fatto che la legge elettorale per i sindaci italiani è orientata a garantire maggiore stabilità al vincitore.

Il ricorso, che, come detto, sarebbe ad un passo dal deposito, punterebbe a chiedere l’interpretazione della norma e quindi la eventuale assegnazione del premio di maggioranza alla sindaca Forte. Premio non scattato perché la coalizione del centrodestra, al primo turno, ha superato il 50 per cento dei voti validi.
Ma, come detto, se i giudici decidessero di sommare i voti di lista del primo turno con quelli assegnati a Forte e De Benedittis al secondo turno la situazione potrebbe ribaltarsi. E il ‘nuovo’ e del tutto ipotetico Consiglio comunale potrebbe essere così composto: 20 seggi al centrosinistra (che quindi sarebbero 22 con il passaggio di Varra e Madonna), 5 al Cantiere Civico di Pino Ruta e appena 7 al centrodestra (che però diverrebbero 5 posto, appunto, che i due eletti con De Benedittis hanno già detto addio alla coalizione con la quale sono stati eletti).

Ma le sorprese non sono finite: anche sull’altra sponda si affilano le armi. Sembrerebbe che sarebbero in corso valutazioni specifiche per la presentazione di un ricorso per il riconteggio delle schede nulle. I dati del voto, così per dare una idea: gli elettori al voto sono stati 20mila 918 (il 49,12% degli aventi diritto, che sono 42.583), le schede nulle sono state 201, le bianche 95 e una sola quella contestata.

Un ricorso, eventuale, che non sembra creare particolari ambasce alla maggioranza che al momento ha messo in sicurezza la possibilità di governare e punta a perimetrare la propria agibilità politica.

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