Assolto perché il fatto non sussiste Giancarlo Calvanese, referente regionale dell’associazione Noetaa (Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente) che dopo due anni dall’inizio del processo per oltraggio a pubblico ufficiale può tirare un sospiro di sollievo. L’ennesima denuncia per l’animalista volontario risale al 2021 quando Calvanese aveva allertato i soccorsi per aver scoperto una illecita detenzione di diversi cani a Torella Del Sannio.
Calvanese si era molto arrabbiato coi carabinieri forestali fino a inveire contro di loro “perché non erano intervenuti in una situazione di piena emergenza” come racconta a Primonumero il suo difensore, l’avvocato Lucia Muccino.
I proprietari di quegli animali tenuti alla catena corta sarebbero dovuti essere sanzionati, invece, ad avere la peggio, fu Calvanese che si beccò una denuncia per aver oltraggiato i Forestali. Ma oggi a Campobasso il giudice Padula ha concordato che quella dell’animalista era una critica di dissenso in conseguenza al non operato dei pubblici ufficiali. E lo ha assolto.
“I procedimenti a carico del mio assistito – ha commentato l’avvocato Muccino – nascono dall’erronea concezioni di quello che è il ruolo del volontario animalista e di come sia concepito a livello legislativo: l’articolo nove della nostra legge regionale prevede questo ruolo in una chiave attiva e di collaborazione con veterinari e forze dell’ordine. Che è esattamente quello che ha fatto Giancarlo”.
Insomma, Calvanese ha adempiuto al suo dovere di volontario animalista facendo il possibile per la tutela della salute animali. E oggi il Tribunale di Campobasso gli ha dato ragione. (AD)