La sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, ha emesso l’ordinanza n. 17 del 18.07.2024, che impone nuove limitazioni agli orari di apertura dei pubblici esercizi e restrizioni sulla vendita di alcolici, con l’obiettivo di tutelare il decoro e la sicurezza urbana. Il provvedimento, valido fino al 31 agosto 2024, è stato adottato in risposta ai numerosi episodi di disturbo della quiete pubblica e degrado verificatisi nel centro storico e nelle aree limitrofe.
Secondo l’ordinanza, i bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie, yogurterie e altri esercizi simili situati nelle zone centrali della città dovranno chiudere entro le ore 2:00 e potranno riaprire dalle ore 6:00. È inoltre vietata la vendita da asporto di bevande in contenitori di vetro dalle 23:00 alle 6:00, con la vendita permessa solo in bicchieri di plastica. La diffusione sonora all’esterno, comprese le aree adibite a dehors, sarà vietata dopo le ore 1:00.
L’ordinanza si estende anche a tutto il territorio cittadino, imponendo il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche dalle ore 2:00 alle 7:00, così come il consumo di alcolici nelle aree pubbliche, inclusi parchi, giardini e ville aperte al pubblico, nella stessa fascia oraria.
La sindaca Forte ha spiegato che il provvedimento è stato necessario a causa delle numerose richieste dei cittadini preoccupati per la salubrità ambientale e i frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica. “Gli ultimi accadimenti che hanno interessato la zona hanno imposto l’adozione di idonei provvedimenti, anche su sollecitazione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica,” ha dichiarato la sindaca. “L’aumento di casi di disturbo della quiete pubblica e delle condizioni di vivibilità degli spazi pubblici è fortemente influenzato dall’abuso di sostanze alcoliche e, pertanto, siamo intervenuti ponendo dei vincoli precisi che aiuteranno a limitare il fenomeno.”
Il Comune di Campobasso ha pubblicato l’ordinanza nell’Albo Pretorio e ha trasmesso copie alle autorità competenti e agli organi di stampa per garantire la massima diffusione delle nuove disposizioni. Le violazioni saranno punite con sanzioni amministrative pecuniarie da 25 a 500 euro.