L'emergenza

Agricoltori e allevatori piegati dalla crisi idrica, la categoria chiede alla politica programmazione e una rete di piccoli invasi

La crisi idrica in Molise sta mettendo in ginocchio agricoltori e allevatori. Coldiretti Molise lancia un appello urgente per interventi strutturali e gestionali, evidenziando la necessità di misure immediate e di lungo termine per affrontare la siccità e la dispersione idrica.

La crisi idrica in Molise continua a peggiorare, con gravi ripercussioni sull’agricoltura e sulle comunità locali. Coldiretti Molise ha lanciato un appello urgente alle autorità per affrontare la situazione, sottolineando la necessità di interventi strutturali e gestionali.

La prolungata siccità e le inefficienze nella gestione delle risorse idriche hanno portato a razionamenti dell’acqua in diversi comuni della regione, con difficoltà significative per allevatori e agricoltori. “Il cambiamento climatico si manifesta con una tendenza al surriscaldamento ma anche con una più elevata frequenza di eventi estremi,” ha dichiarato Claudio Papa, presidente di Coldiretti Molise. “L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, con danni che in Italia hanno superato nel 2023 i 6 miliardi di euro.”

Un esempio eclatante della situazione critica è l’invaso di Occhito, tra Molise e Puglia, che ha visto ridurre i propri volumi di oltre 15 milioni di metri cubi in soli 8 giorni. Questa drastica diminuzione mette in pericolo le riserve d’acqua per l’agricoltura del Tavoliere e per l’uso potabile nell’Acquedotto Pugliese. Il lago artificiale di Arcichiaro, situato nel Comune di Guardiaregia, rappresenta un altro simbolo dell’emergenza. La Goletta dei Laghi di Legambiente ha denunciato lo stato di sofferenza idrica del Molise, lanciando un appello urgente per interventi infrastrutturali.

Coldiretti Molise sottolinea che il problema non deve essere affrontato solo come un’emergenza, ma anche attraverso una programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività. Gli agricoltori sono impegnati a promuovere l’uso razionale dell’acqua e lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto, ma è indispensabile che le autorità locali implementino misure adeguate per garantire l’approvvigionamento idrico.

La situazione è particolarmente critica nelle aree interne della regione, dove molte aziende zootecniche sono coinvolte nei razionamenti e nelle interruzioni delle erogazioni. Le difficoltà nel garantire l’abbeveraggio e il benessere degli animali stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle stalle e degli allevamenti avicoli. “Una soluzione potrebbe essere l’impiego di autobotti per garantire l’approvvigionamento idrico,” ha suggerito Coldiretti Molise.

La crisi idrica è accentuata dai bassi livelli d’acqua nel bacino di Arcichiaro e dagli alti tassi di dispersione idrica a causa delle condotte fatiscenti. Coldiretti ha elaborato con ANBI un progetto per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sui territori, senza uso di cemento e in equilibrio con l’ambiente, per conservare l’acqua e distribuirla quando necessario.

Coldiretti chiede alle istituzioni regionali di porre la massima attenzione sulla questione dell’approvvigionamento idrico, utilizzando risorse derivanti dal PNRR e dal CSR per realizzare una rete di bacini di accumulo. “A rischio è l’ambiente, l’economia, l’occupazione e la stessa sovranità alimentare,” ha concluso Aniello Ascolese, direttore regionale di Coldiretti.

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