Cultura & Spettacolo

A MoliseCinema il documentario su Nathalie Moellhausen, l’atleta che ha commosso il mondo alle Olimpiadi

Nathalie Moellhausen, ex spadista azzurra ora in competizione per il Brasile, sarà protagonista al MoliseCinema con il documentario "Touché". Il film, diretto da Martina Moore, narra la sua commovente storia sportiva e personale, culminata nella sua partecipazione alle Olimpiadi nonostante un tumore al coccige. L'evento si terrà il 9 agosto alle 21.15 presso l'Arena Scipione. Saranno proiettati anche altri documentari in concorso e nella sezione Doc Special.

Ha commosso il mondo sabato scorso, scendendo in pedana alle Olimpiadi nella scherma nonostante un tumore al coccige. Aveva chiesto un giorno di break dal ricovero in ospedale per partecipare alla competizione. In gara, non ce l’ha fatta, perdendo 15-11 dopo aver chiesto una sospensione di tre minuti per giramenti di testa. Il giorno successivo è stata operata e ora è iniziata la sua convalescenza.

Venerdì 9 agosto, MoliseCinema celebrerà Nathalie Moellhausen, 38enne ex spadista azzurra, ora in competizione per il Brasile, con la proiezione di un documentario dedicato alla sua straordinaria storia sportiva. Il documentario esplora la sua forte ambizione di vincere le Olimpiadi e il profondo rapporto con il padre, scomparso improvvisamente. “Touché” è il titolo dell’opera, diretta da Martina Moore. Il film offre un viaggio intimo all’interno del mondo dell’atleta e artista milanese. La proiezione avrà luogo il 9 agosto alle 21.15 presso l’Arena Scipione, nella sezione Frontiere del Festival.

MoliseCinema presenterà altri documentari in concorso, tra cui Amor di Virginia Eleuteri Serpieri, della durata di 101 minuti, Il piano segreto di Ruben Monterosso e Federico Savonitto, che dura 81 minuti, Il re fanciullo di Alessandra Lancellotti, 67 minuti, Saudade di Pietro Falcone, 64 minuti, e Tempo d’attesa di Claudia Brignone, della durata di 76 minuti. Nella sezione Doc Special, il pubblico potrà assistere a due proiezioni molto attese, ben radicate nella storia del Novecento: Linea Gustav. Storie dimenticate di Lucrezia Lo Bianco, che dura 55 minuti, e Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta, 94 minuti.

 

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