Marina di montenero

Stop ai rifiuti industriali dall’Abruzzo per salvare la stagione turistica: la Regione Molise blocca i tir. Arap: “Perdiamo soldi per un sindaco rompic…”

Misure straordinarie adottate per ridurre i cattivi odori del depuratore di contrada Padula durante l'estate. Bloccati i rifiuti trasportati su gomma per migliorare la qualità dell'aria e sostenere il turismo locale. Una decisione senza precedenti, che si inserisce nell’ormai decennale problema della puzza nell’impianto di contrada Padula. Primonumero si è occupato della vicenda con inchieste e approfondimenti

La Regione Molise adotta misure urgenti per affrontare i persistenti cattivi odori provenienti dal depuratore di contrada Padula, alla marina di Montenero di Bisaccia. La puzza che emana dall’impianto rende un inferno la vita dei residenti e minaccia il turismo. Di più: ‘ammazza’ il turismo, visto che è impossibile il decollo della stagione con odori così nauseanti.

 

Contucci di Lucente depuratore montenero

 

LA MISURA ADOTTATA

La decisione comunicata oggi dall’assessore regionale all’Ambiente Andrea Di Lucente e dal sindaco di Montenero Simona Contucci è senza precedenti: stop ai conferimenti esterni per tutta l’estate, nell’impianto di contrada Padula entreranno solo i rifiuti canalizzati, cioè quelli che vengono direttamente dal nucleo industriale di Vasto-San Salvo. Ulteriori rifiuti verranno bloccati. Che significa? Che i camion, se non si rispetterà la disposizione a salvaguardia di salute e ambiente, verranno bloccati. L’auspicio è di una collaborazione sistematica e costante con Arap Abruzzo, la società che gestisce il depuratore di contrada Padula, sulla linea di confine ma in territorio molisano malgrado serva all’Abruzzo, ma la sensazione è che questa collaborazione non è ancora concreta e nel frattempo si percorre la strada dell’urgenza.

 

Dunque dal 15 giugno fino al 30 settembre, per ora, il depuratore potrà gestire solamente i reflui del nucleo industriale Vasto-San Salvo. Stop coatto a tutto il resto: fanghi prodotti da vernici e pitture, fanghi derivanti dalla decarbonizzazione, scarti di tessuti animali e di escrementi di animali, lettiere comprese, fanghi di inchiostro, scarti di concerie. L’elenco dei prodotti che vengono trasformati e depurati a due passi dalle casette affacciate sul mare che bagna Montenero marina e San Salvo marina è infatti lunghissima e il principale compito del depuratore di contrada Padula è quello di smaltire scarti industriali che arrivano praticamente da tutto l’Abruzzo. Questo, per 4 mesi a partire da subito, non sarà più possibile. Non sono stati svelati i dettagli del piano, ma con il blocco dei tir è evidente che dovrà essere lo stesso gestore Arap a non consentire che i camion arrivino e scarichino. Se non lo farà scatteranno multe e sequestri.

Contucci di Lucente depuratore montenero

 

I cattivi odori provenienti dal depuratore di contrada Padula, situato a poche centinaia di metri dalla spiaggia e dal porto turistico, sono un problema noto da anni ai residenti e ai turisti di Montenero di Bisaccia. Questa puzza, descritta come un odore acre di uova marce, rende un inferno il soggiorno turistico al Costa Verde, compromettendo anche le potenzialità del porto turistico Marina Sveva.

Contucci di Lucente depuratore montenero
Contucci di Lucente depuratore montenero
Contucci di Lucente depuratore montenero

 

LE PAROLE DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’AMBIENTE

L’assessore Di Lucente ha spiegato le misure adottare quest’anno per salvaguardare la stagione turistica: “Per la prima volta abbiamo posto un freno ai conferimenti di rifiuti nel depuratore. Per tutta l’estate e fino al 30 settembre il depuratore potrà gestire solamente i rifiuti canalizzati, cioè quelli che vengono direttamente dal nucleo industriale di Vasto-San Salvo. Ulteriori rifiuti verranno bloccati”.
Una “misura forte”, per definizione dello stesso assessore, adottata per consentire alle strutture turistiche di Montenero di operare e ai cittadini di respirare aria meno maleodorante. “Abbiamo avviato una serie di controlli per capire come contrastare la puzza. Siamo in costante dialogo con la Regione Abruzzo per chiedere investimenti sulla infrastruttura e renderla più moderna: solo in questo modo potrà offrire un servizio senza danneggiare la comunità di Montenero” continua Di Lucente, che ha preso a cuore la situazione.

Depuratore Montenero vista alto

 

Il depuratore di contrada Padula, col suo paradosso di profitto economico per l’Abruzzo e svantaggio ambientale per il Molise, è una minaccia. “E’ assolutamente contrario alla nostra idea di sviluppo consentire che parti di Molise siano sacrificate in questo modo, impendendo che possano determinare il proprio destino” aggiunge Di Lucente, sottolinenado l’importanza di un dialogo costante con la Regione Abruzzo per modernizzare l’infrastruttura del depuratore, gestito da Arap, una società pubblica della Regione Abruzzo. “Non è accettabile che parti del Molise siano sacrificate in questo modo, impedendo che possano determinare il proprio destino.”

Il depuratore è infatti una struttura abruzzese sul territorio molisano, al servizio essenzialmente delle aziende abruzzesi e gestito da Arap, una società pubblica della Regione Abruzzo. “Il Molise – e Montenero in particolare – non vuole pagare lo scotto, lasciando tutti i vantaggi ad altri”.

Depuratore Arap Montenero

 

UN DANNO PER IL MOLISE E PER IL SUO TURISMO

Il danno è serio, anche se può sembrare una banalità. Lo stanno pagando le attività imprenditoriali che non decollano, lo pagano i cittadini, per i quali l’aria è irrespirabile. La Determinazione della Regione Molise, firmata dalla dottoressa Lavalle, impone il blocco totale dei rifiuti conferiti al depuratore tramite trasporto su gomma dal 15 giugno al 30 settembre.
“Vogliamo dare un segnale di maggiore attenzione a questo territorio, cercando di salvaguardare la stagione turistica” ha detto ancora Di Lucente che ha ringraziato il Servizio Ambiente della Regione Molise e l’Arpa perché, “grazie al loro lavoro di controllo, verifica e di valutazione degli interessi in gioco, è stato avviato un tavolo tecnico nel quale cercare le soluzioni più adeguate”.

Ma se da parte del Molise, aggiunge, “c’è massima collaborazione e abbiamo provato in tutti i modi, sia formalmente che informalmente, di reperire una soluzione alternativa”, da parte di Arap non c’è la stessa disponibilità. “Fin tanto che non verranno effettuati gli investimenti necessari per ridurre gli odori e garantire la giusta qualità della vita della comunità di Montenero, andremo avanti con adeguate misure a tutela dei cittadini. L’obiettivo della Regione Molise, infatti, è quello di avviare un percorso condiviso con Arap e Regione Abruzzo per ammodernare le strutture, renderle più funzionali sia per il Nucleo che per la comunità di Montenero, senza dover per forza rendere l’aria irrespirabile”.

Depuratore Arap Montenero

 

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO CONTUCCI

Basterà il provvedimento preso dalla struttura regionale per risolvere il problema e garantire una tregua dall’incubo puzza a cittadini e turisti? E’ una domanda che si pone il sindaco di Montenero di Bisaccia Simona Contucci, protagonista suo malgrado da ben 9 anni – prima da Assessore all’Ambiente e poi da primo cittadino – di una battaglia estenuante per chiedere ai gestori del depuratore un funzionamento ottimale e corretto di quella struttura, di proprietà peraltro di una società pubblica (Arap Servizi) che in Abruzzo è un colosso della depurazione, con una gestione multipla di impianti (ne sono almeno 4).

Nel giugno del 2023 sono state adottate le linee di indirizzo per la gestione delle emissioni odorigene, anche se evidentemente non basta. Però qualcosa è stato fatto. “Questi due provvedimenti ci hanno aiutato anche da un punto di vista amministrativo a mettere dei paletti. Sappiamo che l’Arap ha intenzione di fare uno studio delle emissioni odorigene, quindi, lo farà su ogni vasca all’interno del depuratore; ci è stato anche comunicato che sono state acquistate delle coperture temporanee per le vasche, per poi procedere a un intervento successivo e definitivo.
Noi immaginiamo che il blocco dell’accesso di percolato proveniente da trasporto su gomma potrebbe anche non bastare; ciò significa che se non avremo la collaborazione di ARAP, naturalmente andremo poco lontano”.

Nessuno sta chiedendo di chiudere il depuratore: “Noi stiamo chiedendo che il depuratore funzioni, perché conosciamo bene l’importanza della depurazione in una comunità e in un sistema come questo. Certo è che questo impianto non può puzzare. Mi auguro, quindi, che l’atteggiamento di Arap cambi e diventi maggiormente collaborativo”.

ARAP, “PERDIAMO SOLDI PER UN SINDACO ROMPICOGLIONI”

Finora non lo è stato, a giudicare anche dal fatto che la sindaca di Montenero di Bisacca è stata definita una rompicoglioni da Morgante, il direttore di Arap, che al momento sembra piuttosto arrabbiato per la perdita economica di guadagni che si prospetta con il blocco dei rifiuti. “Arap non può permettersi di perdere un milione e mezzo di euro perché c’è un Sindaco rompicoglioni” la frase esatta dichiarata in sede di Tavolo Tecnico, udita da oltre 20 persone e confermate dalla sindaca Contucci. “Quindi un sindaco che difende la comunità, o vuole far crescere il territorio e lo sviluppo turistico, sarebbe una rompiscatole? Così non ci siamo. I rapporti interistituzionali vanno mantenuti, garantiti e bisogna lavorare in sinergia.
Ricordo a me stessa e a chi lo ha dimenticato, che nel provvedimento c’è una clausola di salvaguardia che è stata creata anche per superare delle eventuali criticità rispetto alla stagione estiva”.

Alcuni ingressi in depuratore sono stati già bloccati da Arap Servizi, “ma ricordiamo che ci sono anche soluzioni alternative, presso altri siti, per chi si è visto bloccare gli ingressi di percolato in estate; non vorremmo quindi che scaricassero su di noi una responsabilità che invece deve essere presa solo come misura di buon senso di attenzione e di professionalità” continua la sindaca, che ha tutta l’intenzione di risolvere una vicenda che è una vera spina nel fianco di Montenero e delle sue potenzialità turistiche e di sviluppo.

“Purtroppo i rapporti con ARAP non sono stati dei migliori – dichiara Contucci – ma noi ci auguriamo che possano essere più distesi nei prossimi mesi, anche perché abbiamo chiesto una collaborazione reciproca, nonostante permanga un atteggiamento quasi negazionista del problema. Il problema invece esiste, è stato accertato ed è un problema che pregiudica, purtroppo, lo sviluppo di un territorio a vocazione turistica”.

La Giunta Regionale del Molise e lo stesso Assessore Di Lucente hanno fornito un supporto concreto “che riteniamo fondamentale; è grazie a questo sostegno infatti che siamo arrivati alla Determinazione della Regione Molise, firmata dalla dottoressa Lavalle, che ha accertato e quindi imposto il blocco totale dei rifiuti conferiti al depuratore attraverso il trasporto su gomma, dal 15 giugno al 30 settembre.
Questo significa che, come diceva l’Assessore di Lucente, entreranno solo i rifiuti canalizzati dei reflui urbani della Marina di Montenero, di San Salvo e di Vasto, oltre che a quelli della zona industriale. Non so se basterà, di sicuro è un passo necessario a questo punto, ma chiedo collaborazione perché questa criticità si deve risolvere. Un depuratore non può puzzare, e i molisani non possono pagare questo prezzo. Le cose devono cambiare, necessariamente”.

 

LE INCHIESTE GIORNALISTICHE

L’anno scorso Primonumero si è occupato della storia del depuratore di contrada Padula con una inchiesta fatta di diversi articoli. La situazione era critica: il depuratore, nato nel 1984, è una struttura abruzzese situata sul territorio molisano, che oltre a depurare i reflui urbani di Montenero, San Salvo e Vasto, smaltisce scarti industriali provenienti da tutto l’Abruzzo. Nonostante le analisi dell’Arpa Molise non abbiano riscontrato casi di inquinamento, il problema dei cattivi odori persiste, pregiudicando il turismo e lo sviluppo della costa. Vi riproponiamo alcuni articoli per approfondire l’argomento.

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