Campobasso tornerà alle urne

Non ci sono più dubbi: De Benedittis e Forte al ballottaggio dopo le verifiche della commissione

Il 23 e 24 giugno Campobasso torna al voto per scegliere tra il candidato del centrodestra e quella del centrosinistra. A più di 24 ore dall'inizio dello scrutinio il dato ufficiale (che sarà sul portale ministeriale a breve) si riallinea a quello ufficioso. Anche cinque anni fa il voto disgiunto aveva 'sballato' le percentuali.

Alle elezioni comunali del 2019 cambiò tutto in poche ore: il sindaco uscente Antonio Battista (centrosinistra), che i suoi calcoli se li era già fatti ed era certo di essere arrivato terzo, fu dato come l’uomo che avrebbe sfidato Maria Domenica D’Alessandro, della coalizione di centrodestra, al ballottaggio. Erano le tre del mattino. Alle sei di quello stesso giorno una incredibile giravolta: non più Battista ma Roberto Gravina del Movimento 5 Stelle sarebbe andato alla resa dei conti con l’esponente della Lega.

Cinque anni dopo il copione si è ripetuto: voto disgiunto non assegnato correttamente e percentuali dei candidati sballate. Svista macroscopica? Stanchezza? Inesperienza? Dove il meccanismo si è inceppato è quello che tutti si stanno domandando. Mentre è certo l’intervento-salvezza della commissione circoscrizionale provinciale, un organismo composto da più persone a livello provinciale che proprio in questi minuti ha terminato il suo lavoro. Da ore, mentre siti e tv nazionali continuano a ripetere che De Benedittis ha vinto al primo turno, la commissione procede a ricalcoli, a studiare l’errore e a fare i riconteggi ma non, si badi bene, aprendo le urne e controllando le schede. L’esame è sui registri, i verbali e i moduli di tutte le 56 sezioni elettorali di Campobasso. Compresa quella commissariata, la 9 che sta tenendo ‘appesa’ persino la circoscrizione meridionale delle Europee.

Per alcune sezioni, all’incirca una decina, è stato necessario riprendere in mano le tabelle di scrutinio e contare i voti. Capire perché in alcuni verbali consegnati in Municipio ieri sera nella pagina di riepilogo il voto ai candidati sindaci era pari a zero. Insomma, si sono svolte operazioni meticolose che hanno portato via un sacco di tempo e che, giunte ormai a conclusione, sposteranno (in maniera ufficiale) le percentuali per gli aspiranti primi cittadini.

Aldo De Benedittis è al 48 per cento, Marialuisa Forte al 32 e Pino Ruta, quello che ha raggranellato svariati punti percentuali in più rispetto alle liste col disgiunto, è al 20 per cento.

La procedura della commissione provinciale si chiama bollinatura ed è uno dei primi livelli di verifica quando si presentano problemi. Il livello più alto è quello del ricalcolo dei voti dalle schede da parte del Tribunale. Neppure i ricorsi rendono automatica l’apertura delle urne, si può contestare il risultato in una sezione non in tutte. Ora l’intera documentazione andrà in Prefettura per la comunicazione al ministero dell’Interno con il successivo caricamento dei dati reali.

Il ballottaggio, superfluo ribadirlo, è confermato: 23 e 24 giugno sarà (di nuovo) election day nel capoluogo di regione.

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