Incidente mortale sulla "gildonese"

Marco Di Stasi aveva 16 anni ed era uno studente dell’Industriale: Cercemaggiore e Campobasso straziate dal dolore

Era un giovane studente di cui i compagni di scuola e gli amici ricordano le molteplici qualità in post strazianti affidati alle pagine social: "Non è possibile", "Ciao Marcolì", "Grazie di tutto", sono alcuni dei messaggi che in queste ore riempiono storie e bacheche. Un ragazzo "sempre disponibile, vivace, il punto di riferimento di ogni gruppo"

Marco Di Stasi, 16 anni, di Cercemaggiore, studente dell’Istituto tecnico Industriale di Campobasso. Una vita ricca di sogni che si è spezzata su quel maledetto muretto che divide la carreggiata della provinciale “Gildonese” da un terreno incolto.

Marco viaggiava in macchina – questa mattina 29 giugno – insieme a sua sorella, che si trovava alla guida della Suzuki. Il tratto di strada (territorio di Mirabello) è quello che collega Gildone con contrada Mascione a Campobasso.

Erano trascorse da poco le 11 quando si è consumata la tragedia. L’impatto col muretto, il botto che tira fuori dalle case le persone nei dintorni. Una giovane donna che urla e il silenzio sul lato passeggeri: Marco non ce l’ha fatta. Incastrato nell’abitacolo, muore sul colpo.

Scatta subito l’allarme. Arriva la camionetta dei vigili del fuoco, le ambulanze, una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile di via Mazzini. Arrivano i familiari dei due giovani ragazzi, e poco dopo gli amici. Sono momenti di strazio. Di dolore inconsolabile. Il corpo di Marco è lì, coperto da un telo, in attesa del medico legale e del nulla osta del magistrato per lo spostamento della salma.

Intanto la notizia corre rapidamente. Cercemaggiore è sotto choc, risponde con altrettanto sconcerto e sofferenza la comunità di Campobasso, dove Marco aveva amici e compagni di scuola.

“Ciao Marcolì, grazie di tutto” scrive un compagno del “Marconi” sui social, con la foto di Marco che gli fa una linguaccia alle sue spalle. Occhi profondi e vispi, un giovane bello “e bravissimo” dice chi lo conosceva e racconta: “Lo incrociavo nei corridoi della scuola e qualche volta abbiamo chiacchierato, era la persona di cui una compagnia non può fare a meno perché sempre vivace e con la battuta pronta. Non posso crederci”.

Marco e la sua famiglia: legatissimi. Ancor più con sua sorella, poco più grande, di soli 20 anni, quindi quasi coetanea. Facevano quasi tutto insieme. Condividevano passioni e interessi.

A Cercemaggiore li conoscono tutti e la comunità è sotto choc per quel che è accaduto. Uno choc che investe chiunque.

Nel frattempo, la dinamica del tremendo sinistro è in fase di elaborazione da parte dei carabinieri. Si cerca di capire se qualche animale ha attraversato improvvisamente la strada provocando lo sbandamento dell’auto o se la giovane abbia avvertito un malore alla guida. Le indagini sono in corso.

leggi anche
Funerali marco di Stasi
Il saluto commosso
Il rombo delle moto per l’addio a Marco Di Stasi. Folla ai funerali: ”Sgasa anche da lassù e guardia alta”
commenta