Isernia

Lotto Zero, il Consiglio di Stato ‘’ribalta’ la decisione del Tar: udienza di merito a fine ottobre

Il ricorso avverso la sentenza dei giudici amministrativi del Tribunale molisano presentato da Regione, Arpam, Anas e Vianini Spa, l’azienda che si è aggiudicata i lavori da 175 milioni di euro

Lotto Zero, si ricomincia: la quarta sezione del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar Molise del marzo scorso che ha decretato lo stop ai lavori del Lotto Zero, la strada di collegamento con la Isernia-Castel Di Sangro oggetto di un ricorso presentato dal Comune di Isernia e dal Wwf.

Occorrerà però aspettare la fine di ottobre per il giudizio di merito. Il Lotto Zero, opera aggiudicata alla Vianini Lavori Spa e fortemente spinta dal ministro Salvini, dovrebbe collegare il bivio di Pesche al km 181+500 della SS 17 e il Lotto 1 che porta a Castel di Sangro.
Cinque chilometri e qualche decina di metri con due gallerie, otto viadotti e svincoli, per un costo complessivo di circa 175 milioni di euro.

Il Comune di Isernia, appena insediato il sindaco Castrataro, e il WWF hanno intentato il ricorso al Tar Molise per verificare la regolarità delle procedure di rilascio della Via che, a detta dei ricorrenti, non avrebbe dovuto essere “prorogata”.

Il Tar Molise, con sentenza numero 80, ha annullato la determina regionale del 20 settembre 2021 con cui era stato prorogato il provvedimento di valutazione di impatto ambientale dell’opera. In queste ore il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare dopo il ricorso in appello proposto dalla Regione Molise, dall’Azienda regionale protezione ambientale Molise e dall’Anas S.p.a. ai quali si è aggiunta anche l’aggiudicataria dell’opera, la Vianini Lavori Spa del gruppo Caltagirone.

Per i giudici del Consiglio di Stato, che hanno di fatto ribaltato la decisione dei colleghi del Tar Molise, «l’approvazione dei risultati della conferenza di servizi, seguito poi dalla determinazione conclusiva favorevole, ha sostituito a tutti gli effetti ogni autorizzazione, concessione, nulla-osta atto di assenso, comunque denominato delle amministrazioni partecipanti e invitate a partecipare all’indetto procedimento valutativo». Accolta la domanda cautelare, quindi, «dovendosi ritenere prorogati gli effetti della Via» e ritenendo che «le stesse considerazioni valgono per l’autorizzazione paesaggistica».
Sospesa, quindi, l’esecutività della sentenza numero 80 del Tar. L’udienza di merito si terrà il prossimo 29 ottobre.

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