Dall’affidamento in prova ai servizi sociali al carcere. Nella mattina del 20 giugno, a Campobasso, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri ha dato esecuzione ad una ordinanza di sostituzione della misura di affidamento in prova ai servizi sociali con quella della custodia in carcere nei confronti di un trentenne residente nel capoluogo. La misura è stata emessa dal magistrato di sorveglianza di Campobasso.
L’uomo, già condannato con sentenza irrevocabile emessa nel 2022 dalla
Corte di Appello di Campobasso alla pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione per reati
di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, stava beneficiando della misura sostituiva dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con obbligo di dimora in Campobasso e permesso per lo svolgimento di attività lavorativa.
Ma la misura – più lieve del carcere – è stata revocata dal magistrato di sorveglianza di Campobasso su conforme richiesta della Procura della Repubblica poichè il giovane, recentemente, si è reso responsabile di gravi condotte violente aggredendo un altro soggetto mediante l’utilizzo di una arma bianca, come spiegano in una nota i Carabinieri. Si tratta dell’accoltellamento avvenuto a Parco dei Pini lo scorso 9 giugno di cui è stato vittima il ‘rivale in amore’ del 30enne.
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Motivo per cui è stato denunciato da personale del Nucleo Operativo e Radiomobile Carabinieri di Campobasso alla competente Procura e determinando l’incompatibilità della prosecuzione dell’affidamento in prova.
L’uomo, pertanto, al termine delle formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale di Campobasso a disposizione della competente autorità giudiziaria per espiare la pena residua.
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