Macchia d'isernia

Il (Terzo) Paradiso non può attendere: l’installazione del maestro Pistoletto prende vita

E Macchia d’Isernia con il suo museo TerraCielo si candida ad essere cuore dell’arte ‘open air’. In questi giorni la fase 3 che conclude il progetto: la piantumazione di alberi e piante autoctone che creeranno un’oasi di biodiversità con una marcata impronta culturale. Quindici le adesioni al bando per le residenze artistiche nel piccolo centro della provincia di Isernia

Il (Terzo) Paradiso esiste e, in Molise, è a Macchia d’Isernia. Una installazione artistica, ovviamente. E il progetto porta la firma del maestoso Michelangelo Pistoletto. Sì, proprio lui: l’artista della Venere degli Stracci, per citare solo l’ovvio.

terzo paradiso

Nel piccolo centro alle porte di Isernia, l’installazione – i cui lavori sono iniziati a metà novembre – è come da cronoprogramma nella fase tre. L’ultima, quella che darà il cuore verde, la sua impronta green, al progetto attraverso la piantumazione di piante, alberi e arbusti.

terzo paradiso

Un passo indietro è obbligatorio: l’amministrazione di Macchia d’Isernia sceglie di dare un’identità diversa al piccolo paese, vuole che diventi un centro attrattivo in ambito culturale e turistico attraverso sculture e opere d’arte che contribuiscano alla valorizzazione paesaggistica. E su questo ‘terreno fertile’ nasce l’idea di TerraCielo, un museo open air nato con l’intento di riqualificare il piccolo centro attraverso una marcata impronta culturale.

Gli amministratori vogliono coniugare la tutela naturalistica di un patrimonio che è ricchezza ambientale e biodiversità con la forma d’arte più adeguata ai luoghi. Che non li stravolga ma, al contrario, li esalti. Li metta in luce attraverso l’arte. Che diventa ispirazione e lavoro collettivo, non patrimonio di pochi.

“L’idea nasce dalla volontà di coniugare natura ed arte – spiegavano allora dal Palazzo di Città – in un unico progetto concepito con l’intento di proporre una modalità alternativa di forma di tutela, promozione e valorizzazione del nostro patrimonio ambientale offrendo una visione altra sulle potenzialità dei nostri luoghi e favorendo il definirsi di una diversa e più ampia coscienza ambientale. TerraCielo, inoltre, è un’idea da sviluppare collettivamente: comunità locali, cittadini, artisti e cultori d’arte saranno chiamati a partecipare attivamente ai processi di realizzazione ed allestimento del museo”.

L’ideazione e la gestione del parco delle sculture outdoor per il biennio 2023 – 2024 viene affidata all’Associazione Culturale SM’ART – L’arte sm! guidata dall’architetto Antonio Pallotta che da anni si occupa dell’organizzazione di eventi rilevanti di carattere culturale e artistico. Come il PACI, il Premio Auditorium Città d’Isernia.

Si parte con il “top di gamma” (il maestro ci perdoni!): Michelangelo Pistoletto. E la sua Terzo Paradiso che sarà la prima opera d’arte. Una installazione realizzata fino ad oggi in grandi città italiane, con alluminio o plastica riciclata, legno ad esempio. Varie e sempre innovative le declinazioni, contestualizzate e inserite perfettamente nel luogo dove vengono proposte.

E a Macchia d’Isernia vivrà una esplosione di colori e profumi in armonia con il contesto. L’idea di TerraCielo è quella di installare il Terzo Paradiso tramite la piantumazione di diverse essenze arboree, ottenendo così un paesaggio che vada a modificarsi di volta in volta, durante il corso delle quattro stagioni, con una vitalità perenne e sempre nuova visto che sarà ‘vestita’ di colori e intensità differenti.

Trenta lecci alti 1,3 metri circa come alberatura, 20 evonimo variegato foglia verde e gialla, 15 caprifoglio a foglia verde a cespuglio, 15 cotonaster striscianti bacca rossa foglia verde, 15 rosmarini prostrati. In aggiunta a questi, sei alberi di frutta antica che abbelliranno la zona circostante l’opera.

terzo paradiso

Insomma, il Terzo Paradiso di Colle della Dolfa a Macchia d’Isernia è luogo dove l’arte si fonde con la natura, ne diventa il respiro, il profumo, il rumore.
Da quel giorno di novembre quando materialmente si cominciò a dare il senso dell’installazione, sono passati i mesi che hanno permesso anche di avviare una call for artist per una serie di almeno quattro residenze d’artista. Il bando è scaduto da qualche ora, quindici le richieste che saranno vagliate da una apposita commissione che valuterà progetti e idee.
Ovvio che il Terzo Paradiso abbia il patrocinio di Cittadellarte–Fondazione Pistoletto e della Regione Molise.
“Cittadellarte, oltre a essere un luogo fisico, è una comunità – spiega la Fondazione – con una visione. Un luogo di incontro di artisti, scienziati, imprenditori e attivisti con lo scopo e, appunto, la visione di creare una trasformazione sociale responsabile. Il Terzo Paradiso è la sintesi della ricerca finalizzata alla creazione di un equilibrio trinamico tra opposti. Il primo mondo e il secondo mondo rappresentano la natura e la realtà artificiale creata dall’uomo. Il terzo è l’equilibrio tra i due nel tempo. Infatti, l’opera raffigura il simbolo dell’infinito con l’aggiunta di una parte centrale”.

Oggi il progetto e l’installazione sono alla fase 3, l’ultima. La piantumazione di alberi e piante.
Sono state selezionate le piante autoctone che consentiranno di creare un’oasi di biodiversità all’interno dei tre cerchi del Terzo Paradiso, tutte perfettamente adatte al clima e al terreno della zona.

“La natura si intreccia con l’arte – spiegano i creatori di TerraCielo – creando uno spettacolo unico e suggestivo, un luogo dove riflettere sull’importanza del rispetto per l’ambiente e sulla nostra relazione con esso. TerraCielo è un progetto in continua evoluzione, un simbolo di speranza e di rinascita per il nostro territorio”.

Intanto, l’arte che si fonde con la natura e artisti che scelgono Macchia d’Isernia per lasciarsi ispirare.
Insomma, il (Terzo) Paradiso che non può attendere.

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